RIPRENDIAMOCI LA LIBERTÀ !
“NO VIOLENZA SI’ DIRITTI “Riprendiamoci la libertà!”. La CGIL invita tutte le donne e tutti gli uomini a scendere nelle piazze di tutta Italia sabato 30 settembre per manifestare contro la violenza sulle donne, la depenalizzazione dello stalking (non più reato penale), il racconto mediatico con cui, stupri e omicidi, diventano un processo alle vittime.
A Reggio Emilia l’appuntamento sarà in Piazza Prampolini alle ore 17.
Già oggi, 28 settembre, in occasione della “Giornata mondiale per il diritto all’aborto sicuro e legale” sono previsti presidi, flash mob, assemblee e volantinaggi in molte piazze d’Italia “per rivendicare, ancora una volta, il diritto alla libertà di scelta e all’autoderminazione delle donne, il diritto a vedere applicata una legge dello Stato, di fatto svuotata dalla troppa obiezione di coscienza”.
“Le iniziative previste per SABATO 30 – sottolinea Elvira Meglioli della Segreteria provinciale CGIL – intendono porre il tema della violenza sulle donne al centro della riflessione collettiva, in quanto problema sociale e politico che interroga diversi soggetti, ciascuno per il proprio ruolo e le proprie responsabilità”.
“Il linguaggio utilizzato dai media e il giudizio su chi subisce violenza, su come si veste o si diverte, rappresenta l’ennesima aggressione alle donne. Così come il ricondurre questi drammi a questioni etniche, religiose, o a numeri statistici, toglie senso alla tragedia e al silenzio di chi l’ha vissuta”.
La mobilitazione è stata lanciata con l’appello nazionale dal titolo: “Avete tolto senso alle parole”. Uno scritto realizzato per chiedere agli uomini, alla politica, ai media, alla magistratura, alle forze dell’ordine e al mondo della scuola un cambio di rotta nei comportamenti, nel linguaggio, nella cultura e nell’assunzione delle responsabilità.
L’appello giunge dopo l’ultima ondata di violenza che ha visto come vittime donne di ogni età e regione, o le donne stuprate a Rimini e Firenze. Tra gli obiettivi anche quello di aiutare a ristabilire il corretto senso e peso dato alle parole, perché queste “sono armi, sono pesanti, lasciano tracce profonde ed indelebili”.
La CGIL di Reggio Emilia non ritiene esaurito qui il proprio impegno e chiede a tutte le Associazioni, alle Istituzioni e ad altri soggetti interessati, di “impegnarsi a condividere un percorso comune per dare “sostanza”, “seguito concreto” a questa mobilitazione”.
“L’appello – ricorda la CGIL – è aperto a tutti coloro che vorranno aderire. È fondamentale che il fronte di coloro che vogliono rompere il silenzio cresca ancora”.