CON DUE #SI TUTTA UN’ALTRA ITALIA: LIBERA IL LAVORO CON I REFERENDUM CGIL
Mercoledì 11 gennaio 2017 la Consulta si è pronunciata sull’ammissibilità dei quesiti referendari sul lavoro presentati dalla CGIL approvandone due su tre: quelli su VOUCHER e APPALTI.
I cittadini saranno chiamati – in una data che sarà definita dal Governo il quale ha 60 giorni di tempo per farlo – ad esprimersi sulla cancellazione dei voucher e sull’abrogazione della norma sulla responsabilità in solido negli appalti.
Mentre sull’Articolo 18, cioè sulla possibilità di reintrodurre nel nostro ordinamento giuridico il reintegro per il lavoratore licenziato in maniera illeggittma, i giudici della Consulta hanno deciso per la non ammissibilità. A febbraio arriveranno anche le motivazioni di questa decisione.
Adesso quindi si aspetta di conoscere la data in cui si andrà a votare. La campagna referendaria è dunque al via e già nei prossimi giorni la Cgil illustrerà le iniziative che verranno messe in campo a sostegno della battaglia su #voucher e #appalti.
Cosa prevedono i quesiti referendari:
- Voucher
Si chiede l’abrogazione dei voucher, finora usati in maniera arbitraria e illegittima, e la successiva definizione di una disciplina più giusta ed equa che regoli il cosiddetto lavoro accessorio. - Appalti
Si chiede il ripristino della cosiddetta “responsabilità solidale” tra appaltante e appaltatore. Cioè la possibilità di assicurare la tutela dell’occupazione dei lavoratori nei casi di cambi d’appalto e di contrastare pratiche di concorrenza sleale da parte delle imprese.
CRONOLOGIA DEI TRE QUESITI REFERENDARI
- Il 23 marzo i referendum sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n.69.
- Il 9 aprile è iniziata la raccolta di firme a sostegno della legge di iniziativa popolare e dei referendum.
- Il 1 luglio scorso sono state depositate in Corte di Cassazione oltre 1,1 milioni di firme per ognuno dei tre quesiti.
- Il 10 dicembre la Cassazione ha dato parere favorevole ai tre referendum.
- L’11 gennaio la sentenza della Consulta dichiara ammissibili due dei tre quesiti.
- Il 10 febbraio la Consulta pubblicherà le motivazioni della sentenza.