SCIOPERO NAZIONALE IGIENE PUBBLICA: PRESIDIO ANCHE A REGGIO EMILIA IL 30 MAGGIO
SCIOPERO NAZIONALE IGIENE PUBBLICA E PRIVATA PER IL RINNOVO
DEL CONTRATTO NAZIONALE
IL30 MAGGIO PRESIDIO ANCHE A REGGIO EMILIA
Il prossimo lunedì 30 maggio si terrà lo sciopero nazionale dell’intera giornata di tutto il settore dell’igiene ambientale, indetto da FP CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI e FIADEL, accompagnato da presidi davanti a Comuni e aziende interessate.
A Reggio Emilia dove i lavoratori coinvolti nel settore sono circa quattrocento si terrà un presidio davanti alla sede di Iren Ambiente, in Via Dei Gonzaga dalle 04.00 del mattino alle 10.-30. Di seguito i lavoratori si sposteranno in presidio presso l’inceneritore di Iren a Parma fino alle 13:00
Su tutto il territorio nazionale sono circa 100mila gli operatori, tra pubblico e privato, ad oggi in attesa del rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto il 31 dicembre 2013.
Le trattative per il rinnovo si sono interrotte per il rifiuto delle due associazioni datoriali, Fise/Assoambiente per il comparto privato e Utilitalia per quello pubblico, di dare risposte sul piano normativo e salariale, chiudendo ogni spazio a possibili mediazioni.
Lo hanno spiegato questa mattina in conferenza stampa Luciano Gobbi, FP Cgil regionale, Stefania Zannini e Maurizio Frigeri, Fp Cgil Reggio Emilia insieme ad Andrea Ferretti, Rsu Iren Fp Cgil e Vittorio Lasalvia, Rsu Iren Fit Cisl.
“Nonostante lo sforzo delle organizzazioni sindacali ad affrontare la discussione su tutti i temi posti – hanno sottolineato i sindacalisti – le controparti propongono norme contrattuali fortemente peggiorative soprattutto su aumento orario, riduzione salariale, mancato pagamento della malattia e mancato riconoscimento dell’anzianità, con lo scopo di ottenere risparmi solo sulle spalle dei lavoratori”.
Inoltre, in un contesto dove i lavoratori si muovono di “appalto in appalto” le associazioni datoriali spingono per applicare il jobs act nella specifica che considera anche lavoratori di lunga data neo assunti anche quando passano da un appalto ad un altro.
Quando parliamo di Igiene ambientale parliamo di attività in servizi essenziali per la cittadinanza che oggi vedono sempre più esposti gli addetti al rischio di un lavoro povero e dequalificato, in un sistema di appalti al ribasso che non è più tollerabile. Uno dei temi principali della rivendicazione sindacale contrattuale è infatti l’ampliamento della clausola sociale, al fine di garantire tutele occupazionali e la professionalità dei lavoratori continuamente coinvolti nei cambi appalto e come deterrente al rischio di infiltrazioni malavitose.
Il contratto nazionale è quindi sempre di più uno strumento indispensabile per la tutela delle retribuzioni e dei diritti, ma anche per garantire la legalità e un migliore servizio ai cittadini.