CRISI DELLA DEMOCRAZIA: L’ATTACCO AI DIRITTI DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI E DELLA COSTITUZIONE
La crisi della democrazia è lo snodo centrale sviluppatosi, in una sua dimensione globale e dentro i processi sociali, economici e politici, negli ultimi decenni.
Dal 2007-2008 con l’avvio della Crisi che ancora stiamo vivendo, il tema dell’esercizio dei principi democratici si sta sempre più aggravando in tutti i Paesi.
Un tema dai risvolti complessi ed inquietanti che la Cgil di Reggio Emilia, insieme al Centro studi R60, ha deciso di mettere al centro di un’iniziativa pubblica il prossimo lunedì 9 maggio.
“Siamo di fronte a processi che puntano alla completa subordinazione delle lavoratrici e dei lavoratori – sottolinea Luciano Berselli, Centro Studi R6o della Cgil reggiana – processi che vogliono impedire la possibilità di esercizio democratico del conflitto sociale e nel contempo mettono in discussione il fondamento stesso della Costituzione”.
In un documento del 2013, probabilmente poco conosciuto ma influente sui gruppi dirigenti della finanza e della politica, la grande banca d’affari americana Jp Morgan affermava che per risolvere la crisi bisogna che l’Europa si liberi delle Costituzioni antifasciste. Costituzioni che contengono “la tutela costituzionale dei diritti dei lavoratori e la licenza di protestare se sono proposte modifiche sgradite dello status quo”.
E’ su questo tema fondamentale, e per far conoscere e sostenere le iniziative che anche sul piano referendario si propongono di contrastare la deriva autoritaria sociale e politica, che si confronteranno, nel salone Di Vittorio della Camera del Lavoro, i relatori dell’iniziativa.
Interverranno Ermete Fiaccadori, presidente Anpi Reggio Emilia; Carlo Galli, Università di Bologna e presidente Istituto Gramsci Er e Gianni Rinaldini, presidente Fondazione Claudio Sabattini. Coordinerà l’evento Annalisa Magri, Anpi Reggio Emilia.
L’appuntamento è alle ore 16:00 in via Roma,53.
(da dx Gianni Rinaldini, Carlo Galli, Annalisa Magri e Ermete Fiaccadori)
