CAPRARI INTERROTTE LE TRATTATIVE PER IL RINNOVO DELL’INTEGRATIVO. I LAVORATORI TORNANO IN SCIOPERO

8 Ottobre 2015

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Dopo i due incontri interlocutori dello scorso luglio tra le Organizzazioni sindacali e la dirigenza della Caprari Spa la discussione tra le parti si è di nuovo arenata in questi giorni. “Speravamo di entrare nel merito delle questioni e di smussare le pregiudiziali che l’Azienda aveva posto nella trattativa – spiega Stefano Catellani, funzionario Fiom che segue la vertenza per lo stabilimento reggiano – ma dopo tre incontri avvenuti in confindustria Modena il 16 e il 29 Settembre e infine il 6 Ottobre abbiamo deciso di riprendere lo stato di agitazione

Non si registrano dunque passi avanti decisivi in una trattativa per il rinnovo del contratto aziendale che va avanti ormai da mesi e ha già visto i lavoratori scendere in sciopero.

Nello specifico i temi che hanno determinato quest’ulteriore rottura riguardano il Jobs Act, la regolamentazione degli interinali, e il premio di risultato.

Non abbiamo avuto nessuna proposta concreta sul tema della disciplina dei licenziamenti alla luce delle nuove normative introdotte dal jobs act – spiega a proposito Catellani – abbiamo avuto delle aperture minime e del tutto insufficienti sulla regolamentazione del lavoro atipico e sul premio di risultato, su cui si è concentrato l’ultimo incontro, le distanze rimango fortissime”. Non vi è intesa infatti né sulla quota da erogare come anticipo ai lavoratori, né sulla volontà di costruire un premio collettivo uguale per tutti “L’azienda intende differenziare il premio – sottolinea il sindacalista – avvantaggiando i livelli più alti, inoltre rimane sulla posizione di chi non intende consolidare nessuna quota nei futuri contratti, neanche come anticipo”.

E dunque a fronte di queste problematiche che si è deciso di ripristinare a Modena, mentre nello stabilimento reggiano non è mai stato revocato, il blocco degli straordinari e di procedere con le ore di sciopero che erano state proclamate a giugno e che non sono state esaurite. Si tratta dunque di altre tre ore di sciopero (si arriverà a 12 complessive) che i lavoratori metteranno in campo da subito mentre non si esclude di intensificare lo stato di agitazione che potrebbe portare ad un ulteriore pacchetto di mobilitazioni.

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