Comune di Cavriago: previsti aumenti addizionale comunale, rette per le case di riposo e tassa sui rifiuti
Il 6 luglio scorso si è svolto un incontro tra le organizzazioni sindacali ed il Sindaco di Cavriago sul bilancio preventivo 2015 del Comune.
In tale incontro il Sindaco Burani ci ha informato sulle gravi ricadute sulle casse del Comune causate dai provvedimenti di tagli del Governo nazionale, che determinano un grave ammanco, che verrà rimediato in parte attraverso risparmi nella spesa corrente.
Ma il grosso degli introiti a copertura dell’ ammanco verrà richiesto ai cittadini di Cavriago.
Le misure più gravi riguardano l’innalzamento dell’ addizionale comunale Irpef al livello massimo dello 0,8 % per tutti gli scaglioni di reddito, cancellando la progressività dell’imposta correttamente adottata sino ad ora, abbinata alla gravissima riduzione della soglia dei redditi esenti , che si riduce da 15.000 a 10.000 euro. Ciò comporta il fatto che i redditi da 10.000 euro a 15.000, che prima non pagavano nulla, dovranno rinunciare in una volta sola allo 0,8 % del loro basso reddito.
Con questa manovra complessivamente il Comune preleverà dalle tasche dei cittadini di Cavriago, per la sola addizionale IRPEF, ben 350.000 € in più all’anno, vale a dire quasi il 50% in più di quanto prelevava fino al 2014.
Inoltre sono previsti aumenti delle rette della casa di riposo su quasi tutte le prestazioni e della tassa sui rifiuti (TARI) di oltre il 6%. Non sono invece previsti aumenti di TASI e IMU.
Pur riconoscendo l’ elevata quantità e qualità dei servizi erogati a Cavriago, riteniamo che la decisione dell’Amministrazione Comunale non possa essere condivisa. Avremmo preferito – a parità di gettito, in quanto comunque il bilancio deve essere chiuso in pareggio –che si intervenisse con il mantenimento della progressività dell’Addizionale Irpef, con un aumento della TASI e dell’ IMU, operazione anch’essa dolorosa, che avrebbe determinato lo stesso introito, ma che almeno avrebbe inciso su quella parte di cittadini con redditi più elevati.
Inoltre la nostra preoccupazione si proietta sugli anni a venire in quanto i margini di manovra sul bilancio dopo questa decisione sono praticamente nulli, pertanto se il Governo dovesse proseguire sulla scellerata politica dei tagli sui bilanci degli enti locali, l’ unica leva che il Comune potrebbe utilizzare sono i tagli dei servizi erogati ai cittadini.
Riteniamo che un ripensamento sia ancora possibile e lo auspichiamo.
La Segreteria P.le CGIL