ANCHE ALLA OMIG ANTICIPATI I CONTENUTI DEL FUTURO CONTRATTO NAZIONALE.MENO PRECARIETA’ E Più DIRITTI NEL NUOVO INTEGRATIVO
Rinnovato il contratto aziendale alla Omig Ingranaggi di Reggio Emilia, storica azienda di Buco del Signore da un anno trasferitasi in un nuovo e più grande stabilimento di Mancasale, che negli anni ha visto crescere il numero di addetti superando gli 80 dipendenti.
Dopo 3 anni di “accordi ponte” legati ad una fase di incertezza economica, il nuovo integrativo riguarderà tutti i lavoratori – sia diretti sia precari – prevedendo diritti e aumenti di retribuzione.
Il nuovo contratto, che avrà vigenza quattro anni, prevede un netto miglioramento nei percorsi di stabilizzazione dei precari, l’aumento della retribuzione e diritti che provano a riequilibrare le differenze di genere sul posto di lavoro.
In particolare, viene previsto il diritto di precedenza su future assunzioni ( sia a termine sia con agenzia di somministrazione) per tutti i lavoratori che hanno maturato almeno 12 mesi di anzianità all’interno dell’azienda e la loro stabilizzazione raggiunto il ventiquattresimo mese.
“Alla Omig abbiamo condiviso con l’azienda il cosiddetto ‘bacino’, che permette di ridurre l’incertezza lavorativa dei precari presenti in azienda e indirizzarli in un percorso di stabilizzazione – commenta la Fiom Cgil di Reggio Emilia – la nuova normativa ricalca quanto richiesto dai lavoratori nella piattaforma per il rinnovo del Contratto Nazionale di Federmeccanica, ed è la dimostrazione che ridurre la precarietà, favorire il rapporto a tempo indeterminato non riduce la competitività aziendale, anzi”.
L’accordo prevede poi il riconoscimento di un premio di risultato complessivo di 4.800 euro: saranno mediamente 600 euro in più all’anno rispetto all’ultimo triennio; inoltre viene istituita un’indennità di prestazione oraria che aumenterà la retribuzione in modo strutturale di circa 350 euro annuali.
“Gli elementi salariali legati alla prestazione lavorativa rischiano di essere penalizzanti per le donne- spiega Luana Mazza della Fiom di Reggio – per questo abbiamo condiviso con l’azienda che non vi fosse perdita di salario durante l’assenza obbligatoria di maternità”.
Nel contratto inoltre si ampliano i giorni di congedo di paternità alla nascita di un figlio di ulteriori tre giorni pagati al 100%, rispetto a quelli già previsti dalla legge.“Anche questo diritto a livello aziendale ha lo scopo di ridurre le disuguaglianze tra uomini e donne – continua Mazza – pur consapevoli che per riequilibrare i carichi di cura tra i genitori occorrerebbe una normativa di legge e significative risorse pubbliche, come già accade da anni nel nord Europa”.
L’accordo è stato approvato in larghissima maggioranza dal 97% dei lavoratori. “Con questo contratto si confermano le positive relazioni industriali presenti alla Omig, dove da anni il rispetto reciproco e la correttezza delle parti ha permesso un miglioramento delle condizioni di lavoro, – ha concluso la Fiom -e soprattutto si da grande attenzione alla riduzione della precarietà in azienda. Anche nei momenti di crisi l’azienda ha evitato, insieme con il sindacato, di dividere i lavoratori tra persone di serie A e persone di serie B”.