AUTONOMIA DIFFERENZIATA: LA SECESSIONE DEI RICCHI?
La decisione di diverse Regioni – in particolare di Veneto, Lombardia e Emilia Romagna – di avanzare formale richiesta al Governo di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, con riferimento anche alle norme che riguardano l’istruzione, è motivo di seria preoccupazione.
Nell’attuale contesto politico la volontà delle Regioni, specie quelle a trazione leghista, di imprimere un’accelerazione a questo processo mira a stravolgere gli assetti dell’istruzione pubblica del Paese. Il rischio di attivare sistemi regionali diversi rispetto a programmi, titoli di studio e gestione del personale è concreto e la conseguenza immediata sarebbe la disarticolazione del contratto nazionale. Ma non solo: Regionalizzare l’istruzione, vuol dire subordinare la garanzia di un diritto alle risorse economiche della regione, dare di più alle regioni che hanno più soldi e meno alle regioni con meno risorse, anche per questo qualcuno l’ha chiamata la ‘secessione dei ricchi’.
Per questi motivi, la FLC – insieme a tutte le altre Organizzazioni Sindacali del comparto Istruzione e Ricerca e ad una trentina di associazioni – ha promosso un appello e una raccolta firme per fermare la deriva prospettata dell’istruzione pubblica.
A Reggio Emilia la FLC è impegnata a raccogliere 1.000 firme per raggiungere l’obiettivo di mezzo milione di firme a livello nazionale entro la fine di maggio.
In questa scia si inserisce il momento di informazione previsto per martedì 7 maggio 2019, alle ore 17:30, presso la Sala Santi
con Mario Ricciardi
Dipartimento di Scienze Politiche
Università di Bologna
Ivano Bosco
Segretario Generale CGIL Reggio Emilia
Silvano Saccani
Segretario Generale FLC Reggio Emilia