SCIOPERO EX-TABEC: LAVORATORI MOBILITATI PER IL LAVORO E LA CONTINUITA’ DELLE ATTIVITA’

1 Ottobre 2018

Sono di nuovo in sciopero, oggi, i dipendenti della ex Tabec  Srl, azienda di Guastalla leader nella distribuzione e produzione in Italia ed in Europa di materiale zootecnico, apicoltura e contenitori.

La situazione è ormai da tempo a livelli non sostenibili per i lavoratori che oltre a  non ricevere alle date definite lo stipendio, questo ormai continua dal mese di gennaio ed ha comportato sino ad ora l’effettuazione di 54 ore di sciopero, ad oggi non hanno ricevuto nel mese di giugno i 150€ di flexible benefit previsti dal CCNL e inoltre  non hanno ancora ricevuto le spettanze del  mese di agosto .

Ma sono le condizioni generali dell’andamento produttivo a destare le maggiori preoccupazioni. Ormai da mesi i lavoratori  non vengono messi in condizioni di lavorare .  Manca l’adeguato approvvigionamento delle materie prime e dei prodotti commerciali per riprendere con efficienza la produzione e le conseguenti vendite; non sono state attuate le procedure di legge riguardanti l’antinfortunistica; non vengono effettuate le manutenzioni ordinarie; a causa del mancato pagamento delle forniture di luce elettrica, gas e acqua i servizi vengono distaccati continuamente.

Queste sono le condizioni che alimentano la sensazione tra i lavoratori di trovarsi di fronte a proprietà le cui  attività produttivae e commerciali, dopo l’affitto dell’impresa con lo scorporo in 2 società distinte (ECONSULTINGLAB Srl  e TPZ PRODUCTION Srl), siano  abbandonate a se stesse  e di  cui non si intravedono gli sviluppi futuri e non si comprendano  le reali  volontà, o peggio, non ci sia interesse a proseguirne l’attività  – spiega la Fiom di Reggio Emilia –

Per questo motivo i lavoratori, sono oggi di nuovo in stato di agitazione e, attraverso la FIOM, chiedono risposte esaustive e non più rinviabili.

Le lavoratrici e i lavoratori di ECONSULTING e TPZ  lottano non solo per avere il rispetto delle date di pagamento , ma per la difesa del lavoro, e per chiedere a chi ha preso in affitto le attività di rispettare l’impegno assunto di prosecuzione piena dell’attività.

 

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