NEXION DI CORREGGIO: FIRMATO INNOVATIVO CONTRATTO AZIENDALE. NEL PREMIO LA RIDUZIONE DI ORARIO
NEXION DI CORREGGIO: FIRMATO UN INNOVATIVO CONTRATTO AZIENDALE
“NEL PREMIO LA RIDUZIONE DI ORARIO”
Nelle settimane scorse alla Nexion di Correggio è stato siglato un accordo fortemente innovativo in cui, per la prima volta a Reggio Emilia, si prevede che una quota di salario, legato alla produttività, possa esser trasformata in riduzione di orario.
L’accordo che riguarda oltre 500 lavoratori della Nexion spa del Gruppo Corghi, leader mondiale degli smontagomme per officine, il cui amministratore delegato Mauro Severi è stato fino a giugno presidente di Unindustria Reggio Emilia, è stato votato, come sempre quando si tratta della Fiom, da un referendum tra i lavoratori che lo ha approvato con il 98% di voti favorevoli.
L’accordo è stato poi siglato, oltre che dai metalmeccanici della Cgil, da tutte le Rsu e dalla Fim Cisl.
“La trattativa per il nuovo contratto è stata lunga e molto complessa, ma a giudicare dai risultati non vi è dubbio che ne sia valsa la pena – commenta la Fiom reggiana – Ai lavoratori della ex Corghi infatti verrà riconosciuto un premio massimo sul quadrienno pari a 6.700 euro, in aggiunta al premio di risultato viene istituita, per i lavoratori turnisti, una indennità di turno oraria di 30 cent che nel quadrienno riconoscerà ai lavoratori complessivamente circa 2 mila euro”.
La vera novità dell’accordo è nella Indennità Miglioramento Rapporto Tempi di Vita -Lavoro di 10 cent orari, che verrà riconosciuta a tutti i lavoratori e che gli stessi, su base volontaria, potranno trasformare in riduzione di orario.
Di fatto ogni lavoratore potrà trasformare una quota di questa retribuzione in tempo, nello specifico in permessi retribuiti, che potranno essere goduti dal lavoratore secondo le modalità previste dal contratto nazionale.
“Questa novità crea un importante precedente– spiega Davide Mariotti, funzionario Fiom che ha seguito la trattativa- perchè introduce per la prima volta il principio che gli incrementi di produttività possano essere riconosciuti ai lavoratori anche attraverso la riduzione dell’orario di lavoro”.
In un’epoca in cui è aperta la discussione su Industria 4.0 e sulle conseguenze della robotizzazione a Reggio si sperimenta per la prima volta l’idea che l’aumento di produttività non si traduca in riduzione del personale, ma in riduzione di orario di lavoro individuale a parità di salario.
“E’ importante che la scelta tra un premio retribuito e la sua conversione in riduzione di orario sia una scelta volontaria del lavoratore,– conclude la Fiom Cgil – il quale potrà utilizzare il permesso quando vorrà, sulla base delle regole esistenti”.