ACCORDO SULL’INTEGRATIVO ALLA CARPENFER DI REGGIOLO
E’ solo l’ultimo in ordine di tempo, ma non di importanza, il rinnovo del Contratto Integrativo aziendale alla Carpenfer di Reggiolo. Un altro tassello di qualità della “tornata contrattuale” aperta dalla FIOM CGIL di Reggio Emilia a fianco dei lavoratori. L’accordo è stato approvato ieri, 31 agosto, dalle assemblee, passaggio che la FIOM CGIL considera da sempre “un punto centrale e fondamentale nella pratica delle contrattazioni di qualsiasi livello”.
Carpenfer è leader nella produzione di componentistica per grandi gruppi come CNH, Caterpillar e Toyota.
“L’azienda – commenta la FIOM – da sempre orientata alla qualità ed efficienza, scommette investendo a breve in ampliamento e in tecnologia di ultima generazione e, grazie all’odierno trend positivo, procedendo con la stabilizzazione progressiva dei precari in accordo con le rappresentanze sindacali. Con questo integrativo valorizza, da subito, le risorse umane già presenti in azienda”.
Questi i contenuti salienti dell’accordo che riguarda 220 lavoratori (compresi i somministrati).
Le cifre: 7200 € sono i premi di risultato previsti per il quadriennio; 140 € lordi di aumento salariale annuo sulla retribuzione di fatto, con decorrenza retroattiva a gennaio 2017; 0,25 €/ora come indennità di produttività confermata e strutturale a fine vigenza contrattuale, da applicare sulle ore ordinarie e straordinarie.
Malattia: confermata la carenza al 100%. L’erogazione dei premi è uguale per tutti i livelli. E’ prevista una maggiorazione del turno notturno al 25 % con decorrenza retroattiva a gennaio 2017.
“L’Azienda – commenta la FIOM – rispondendo con sostanza a tutti i punti inseriti nelle piattaforma rivendicativa, ha dimostrato lungimiranza ed ha dato valore alle risorse umane e alle relazioni sindacali e questo, a nostro avviso, avrà non solo un ritorno in termini di immagine ma anche in termini di efficienza e produttività”.
La FIOM CGIL auspica che “questa tornata di rinnovi contrattuali, portata avanti nel quadro dei nuovi CCNL Federmeccanica e Unionmeccanica firmati unitariamente, assolva pienamente, come di fatto sta facendo, alla funzione della tutela e del miglioramento salariale e normativo che in questo territorio è sempre stato obiettivo perpetrato e raggiunto e che, contrariamente a ciò che la matematica farebbe pensare, non ha mai portato fuori mercato le imprese per i costi ma ha contribuito a generare eccellenze industriali”.