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A Mantova c’è un vigile del fuoco che un giorno di qualche anno fa disse sorridendo alla giornalista della Gazzetta Rossella Canadé, di fronte all’ennesima “autocombustione” di un’Audi: “Secondo te, le case automobilistiche sono in debacle totale che bruciano tutte le auto? Le fabbricano farlocche?”

No. Le auto sono fatte per non bruciare e normalmente non bruciano. Se qualcuno, a processo, parla di “autocombustione”, mente per paura o per difesa.

Comincia da questa semplice constatazione il libro di Rossella Canadé che ci racconta la storia mantovana dell’insediamento in pianta stabile della ‘ndrangheta nei nostri territori. Una storia che di là dal Po si chiama oggi “Processo Pesci”, troppo vicina e troppo simile alla nostra, quella del “Processo Aemilia”, perché qualcuno possa pensare che non ci riguardi. La storia di una terra, per usare una immagine efficace del libro, “che si è vantata per anni di avere gli anticorpi contro la mafia, e forte di questa illusione non si è mai misurata la febbre”.

“Fuoco criminale”, il libro della giornalista della Gazzetta di Mantova, sarà presentato al pubblico giovedì prossimo, 6 luglio 2017, presso lo storico Palazzo Bentivoglio di Gualtieri, nel paese in cui operava Giuseppe Giglio, mente economica della ‘ndrangheta emiliana e unico collaboratore di giustizia del processo Aemilia.

A dialogare con Rossella Canadé sarà il giornalista reggiano Paolo Bonacini, ex direttore di Telereggio, che dallo scorso anno segue il processo Aemilia per conto della CGIL, costituita parte civile.

L’incontro è promosso dalla stessa Camera del Lavoro, protagonista di un forte impegno nei nostri territori per l’affermazione della legalità e la denuncia delle sopraffazioni criminali.

Introdurrà l’incontro Maura Giuffredi, Coordinatrice CGIL per la zona di Guastalla. Interverrà anche il sindaco di Gualtieri Renzo Bergamini, la cui Amministrazione si è costituita parte civile al processo Aemilia ed ha collaborato ad organizzare l’incontro.