SCIOPERANO LE LAVORATRICI DELLA COOPERATIVA ALICE. NUOVO CAMBIO APPALTO SENZA GARANZIE PER CHI ALLESTISCE GLI SCAFFALI DELLE COOP

20 Settembre 2019

Sono entrate in sciopero questa mattina presto le lavoratrici della cooperativa Alice che si occupa di allestire gli scaffali di tutte le Coop e gli IperCoop della nostra Provincia.

Poche ore di lavoro per ciascuna di loro fatte tutte le mattine per permettere ai consumatori di trovare piene e ben allestite le corsie dei supermercati.

In più di cinquanta, tutte donne, si sono riunite insieme alla Filt Cgil di Reggio Emilia per capire quali azioni mettere in campo dopo che il sindacato è venuto a sapere, attraverso una comunicazione arrivata in copia conoscenza dalla cooperativa Ideal Service, del cambio di appalto nel quale quest’ultima dovrebbe subentrare all’attuale titolare Alice già dal 1 Ottobre.

Una situazione che riguarda anche le province di Modena, Mantova, Parma e Bologna e che, nella giunga che rappresentano gli appalti nel nostro Paese, arriva senza alcuna garanzia per le lavoratrici.

Quali saranno infatti le condizioni del nuovo appalto? Quale il contratto applicato? giacché, raccontano le lavoratrici, “non sarebbe la prima volta che la committenza prova a far passare l’idea che si possa applicare il contratto meno tutelante da tutti i punti di vista del Multiservizi, mentre noi abbiamo il contratto Merci e Logistica”.

Nonostante la scadenza dell’appalto sia alle porte nessun incontro è stato effettuato con le Organizzazioni sindacali e, né la cooperativa attualmente in essere Coop Alice, né la committenza Coop Allleanza 3.0 hanno contattato i rappresentanti del lavoratori per procedere ai confronti previsti dal CCNL e dalla Legge.

Abbiamo chiesto un incontro urgente perché la priorità ora è quella di capire quali siano le condizioni del nuovo appalto nel concreto– spiegano Marco Righi e Federico Leoni della Filt Cgil Reggio Emilia – , che fine farà la quota sociale che le lavoratrici hanno versato ad Alice? Il Tfr? Quali le condizioni in entrata e in uscita? Ci sono molte cose da discutere, pertanto per noi la data del 1° ottobre non è vincolante. Qui si parla di persone e non di merci che si possono spostare a piacimento senza concordare cosa cambierà”.

Sono molto amareggiate e discutono animatamente le oltre cinquanta donne riunite in assemblea in sciopero, alcune di loro lavorano tra gli scaffali della Coop da 10- 15 anni. “La cosa che ci fa più male, come persone, – raccontano – è che ci sentiamo prese in giro: ogni mattina mentre riempiamo gli scaffali sentiamo la filodiffusione ripetere che “la Coop rispetta le filiere, sceglie solo prodotti derivanti da lavoro etico…” ed allora ci scappa una risata amara. E’ etico il modo in cui lavoriamo?”

In giornata si attendono nuovi sviluppi e la Filt Cgil si sta muovendo per ottenere un incontro con le contro parti il prima possibile. Diversamente, dopo lo sciopero di questa mattina le lavoratrici sono pronte a scioperare ancora.

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