INDAGINI SU ABUSI IN VAL D’ENZA: POLITICA E ISTITUZIONI ASSUMANO LE PROPRIE RESPONSABILITÀ POLITICHE E APRANO UN TAVOLO CON LE PARTI SOCIALI

9 Luglio 2019

Dopo i recenti avvenimenti relativi alle indagini giudiziarie che vedono coinvolti amministratori dell’Unione della Val d’Enza e alcuni professionisti operanti presso i Servizi sociali minori dell’Unione in una vicenda dai risvolti inquietanti, perchè ha come prime vittime i bambini, esprimiamo grave preoccupazione sugli sviluppi che questa desolante vicenda sta prendendo.

Come Cgil Cisil Uil e FP Cgil, Fp Cisl, Uil Fpl, pur non volendo entrare nel merito di atti che riguardano la magistratura inquirente, riteniamo che di quanto accaduto in Val D’Enza si debbano occupare pubblicamente le Istituzioni e la politica sul nostro territorio interrogandosi su come siano stati possibili simili livelli di degenarazione del sistema, prendendo parte e assumendosi le proprie responsabilità.

Questa vicenda, la cui prima aberrazione sta nell’aver pensato di poter lucrare sulle parti più fragili della società, ha già colpito bambini e famiglie, ha colpito una comunità che è rimasta scioccata da quanto appreso, ha colpito la credibilità di un sistema e rischia ora di innescare un tritacarne mediatico che colpirebbe anche gli operatori dei servizi in generale.

Secondo la logica che travolge tutto e attraverso facili generalizzazioni si screditerebbe l’intera filiera dei servizi sociali del Distretto della Val d’Enza.

Crediamo che tutti gli operatori lavorino per garantire servizi ai cittadini e allo stesso tempo che laddove ci sia una responsabilità accertata dalla magistratura questa debba portare ad una condanna.

Ciò che va salvaguardato è il patrimonio di professionalità che ha costituito negli anni un avanzato modello di riferimento di welfare e che fonda le sue radici nella cultura della coesione sociale.

Crediamo che la ferita profonda prodotta da questa vicenda non debba incrinare tout court il rapporto di fiducia tra la popolazione che si rivolge ai servizi sociali della zona e la stragrande maggioranza di operatori, che operano per il bene della collettività, e allo stesso tempo che sia non più procrastinabile l’apertura di una riflessione profonda sulle filiere di controllo, sulla gestione degli appalti e sulle responsabilità e il dovere di trasparenza che Istituzioni e politica debbono esercitare nei confronti della cittadinanza.

E qui il richiamo è esplicitamente alla politica e ai suoi rappresentanti, a partire dai sindaci dell’Unione della Val d’Enza fino alla Conferenza Territoriale Socio Sanitaria che ha una precisa responsabilità di indirizzo e di controllo dei servizi socio-sanitari nella nostra Provincia.

Per queste ragioni, a salvaguardia dei servizi pubblici nella sua accezione più ampia, chiediamo che si faccia rete e l’immediata apertura di un tavolo istituzionale che, insieme alle parti sociali, affronti la situazione per dare risposte alle domande dei cittadini e di noi tutti.

CGIL CISL UIL Reggio Emilia

FP CGIL CISL FP UIL FPL

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