REGGIO IN THE WORLD
12 Gennaio 2018
Paolo Bonacini, giornalista
Dopo l’udienza di giovedì 11 gennaio 2018 al processo Aemilia, chiediamoci: cosa è emerso in questi due anni del dibattimento in aula, in riferimento alle varie elezioni amministrative a Reggio Emilia?
A memoria, abbiamo:
- Interrogatorio del 9 febbraio 2016. Giuseppe Giglio (imputato e collaboratore di giustizia) racconta che il 20 marzo 2012 Alfonso Diletto (imputato e capo cosca) andò a trovarlo per invitarlo alla cena con Giuseppe Pagliani dicendo: “Abbiamo fatto un patto politico che ci darà del lavoro. In cambio noi gli dobbiamo trovare dei voti.”
- Udienza del 7 febbraio 2017. Liborio Cataliotti racconta che lui, Graziano Delrio, Antonella Spaggiari, Tiziano Motti, Fabio Filippi, Antonio Olivo, Salvatore Scarpino, tutti candidati a vario titolo nelle elezioni amministrative ed europee, parteciparono alla festa del Santo Patrono a Cutro durante la campagna elettorale del 2009, per curare il voto dei cutresi.
- Udienza del 23 novembre 2017. Salvatore Muto (imputato e collaboratore di giustizia) dichiara che Eugenio Sergio (imputato) chiese a Francesco Lamanna (imputato e capo cosca), di convogliare i voti della sua numerosa famiglia e degli amici a Reggio sul candidato Luca Vecchi durante la campagna elettorale del 2014.
- Udienza dell’11 gennaio 2018. Franco Corradini, candidato nelle primarie PD del 2014 per il futuro sindaco di Reggio, racconta di avere saputo dal presidente della associazione “L’Aquila”, nella quale si ritrovano gli albanesi residenti a Reggio, che il poliziotto Domenico Mesiano (condannato nel rito abbreviato) telefonò al capo albanese per dirgli: “Non votate Corradini”.
- Udienza dell’11 gennaio 2018. L’avvocato Vito Villani chiede a Corradini se sa del messaggio sms (in cinese) arrivato ai cinesi residenti nel comune di Reggio, che invitava a votare per lo stesso Corradini nelle primarie PD del 2014.
- Udienza dell’11 gennaio 2018. L’avvocato Vito Villani chiede a Corradini se sa che Abdou Yabrè, responsabile della comunità del Burkina Faso residente a Reggio, aveva denunciato pubblicamente l’offerta di un euro a testa per i cittadini della comunità africana disposti a votare lo stesso Corradini nelle primarie PD.
Domanda finale che sorge spontanea:
ma il voto dei reggiani non interessa proprio a nessuno??
SCRIVETECI! cgilrelegalita@er.cgil.it