PREMIO PIO LA TORRE: NOVE I RICONOSCIMENTI CONSEGNATI OGGI A ROMA “PER L’IMPEGNO NEL PROMUOVERE LA LEGALITA'”

13 Settembre 2018

Si è tenuta questa mattina nella sede della Cgil nazionale in Corso D’Italia la Cerimonia di consegna degli attestati di riconoscimento a nove persone che si sono particolarmente distinte “Per l’impegno nel promuovere e diffondere la cultura della Legalità e della Responsabilità Civile”.

La cerimonia è stata organizzata da Cgil nazionale insieme ad Avviso Pubblico e FNSI. Si tratta della seconda edizione dello speciale “Riconoscimento alla memoria di Pio La Torre” dedicato al sindacalista e parlamentare noto per il suo impegno sui temi della lotta alla mafia, per la pace, la democrazia e la legalità, ucciso a Palermo il 30 aprile 1982 insieme al suo collaboratore Rosario Di Salvo.

L’iniziativa ha lo scopo di valorizzare casi ritenuti di alto valore civile e politico, aventi come protagonisti sindacalisti, amministratori locali e giornalisti che, svolgendo la loro attività, si siano distinti nella difesa della democrazia, nella prevenzione e nel contrasto alle mafie, alla corruzione, all’illegalità e per la diffusione di una cultura della legalità e della responsabilità.

I vincitori del riconoscimento di questa seconda edizione sono: il Sindaco di Riace, Domenico Lucano; la segretaria generale della Cgil di Benevento, Rosita Galdiero; Donato Ungaro, lavoratore Comune di Brescello; Daniele Iacovelli, segretaio generale Flai Cgil Foggia; Antonio Maria Mira, caporedattore e editorialista Redazione Romana Avvenire; Cristina Genesin, giornalista Mattino di Padova, Simone Di Meo, giornalista Il Giornale e Panorama; Pierfranco Maran,, assessore Urbanistica Comune di Milano, Davide Carlucci,  sindaco di Aquaviva delle Fonti (Bari).

L’incontro è stato presieduto da Stefania Pellegrini, direttrice del Master Pio La Torre in “Gestione e riutilizzo di beni eaziende confiscati alle mafie” dell’Universita’ di Bologna, insieme a Serena Uccello, giornalista del Sole 24 Ore e Isaia Sales,  professore università di Napoli. Adaprire il dibattito l’intervento del figlio, Franco La Torre.

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