MODULA DI CASALGRANDE: LA FIOM CONTRATTA 25 STABILIZZAZIONI

29 Settembre 2018

La settimana lavorativa dei turnisti sarà di 34 ore e mezza

 

Saranno 25 i giovani precari stabilizzati alla Modula Spa nei prossimi mesi per effetto dell’accordo firmato dalla Fiom Cgil di Reggio nei giorni scorsi.

L’impresa di Casalgrande, leader mondiale nella progettazione e costruzione di magazzini  automatici oggi ha oltre 200 dipendenti sul territorio reggiano e sta vivendo una fase di incremento dei volumi produttivi.

Per questa ragione è stato negoziato tra i rappresentanti sindacali e l’azienda un accordo sulla turnistica che sarà utile ad affrontare i futuri picchi produttivi.

L’accordo prevede una significativa riduzione di orario di lavoro, con un orario medio di 34 ore e mezza a settimane con retribuzione di 40 ore, e un incremento di retribuzione attraverso l’integrazione di indennità orarie per i lavoratori turnisti.

La riduzione di orario è un nostro obiettivo storico” spiega la Fiom di Reggio Emilia “e a maggior ragione è necessaria per compensare turni disagiati. Su questo punto l’accordo con l’azienda è stato totale”.

I lavoratori che alterneranno mattina e pomeriggio avranno riconosciuta un indennità giornaliera di 9 euro che produrrà un aumento della retribuzione fissa di circa 1.800 euro l’anno a parità di orario.

Per i picchi produttivi più intensi viene istituito un orario a ciclo continuo – spiega Alessandro Gabbi che per la Fiom ha rappresentato i lavoratori al tavolo negoziale – con turni di sole sei ore al giorno con indennità giornaliere che andranno dai 13 euro per la mattina ai 25 euro per il turno della notte che garantiranno un incremento di retribuzione di oltre 420 euro mensili rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale”.

La riduzione di orario ha come conseguenza automatica l’aumento degli occupati e l’accordo garantisce che la nuova occupazione non sia occupazione precaria ma stabile – conclude la Fiom – Pensiamo sia un accordo positivo, soprattutto perché permetterà a 25 lavoratori di lasciarsi alle spalle l’incertezza della precarietà e poter vedere il futuro con un luce diversa– commenta Gabbi –con i delegati sindacali stiamo iniziando la preparazione della piattaforma per il rinnovo del contratto che vorremmo fare nel 2019”.

Quest’ultimo contratto si aggiunge all’integrativo aziendale firmato tre anni fa e che prevede un premio di risultato annuo di 3 mila euro.

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