IL CONCERTO E LA MEMORIA
Grande successo per “Lo Stato Sociale” che ha suonato al Malaguzzi in memoria delle vittime del 28 luglio 1943. Una serata di successo promossa da CGIL e ARCI.
Tutti ad applaudire, nel parco del centro internazionale Loris Malaguzzi, quando Mathias Durchfeld di Istoreco ha letto i nomi dei nove operai uccisi davanti alle Reggiane il 28 luglio 1943. L’ultimo applauso, il più prolungato, ha salutato Domenica Secchi, la donna incinta vittima dell’eccidio perchè come gli altri manifestava per chiedere la fine della guerra.
Poi via al concerto dello Stato Sociale, via alla musica di “Una vita in vacanza tour” che ha risuonato con la sensibilità delle migliaia di ragazzi e di famiglie riuniti ad animare questa bellissima serata. Memoria storica, spettacolo, lotta per i diritti e per le libertà, si sono sovrapposti a creare un grande evento, promosso da Arci e Cgil, in collaborazione con Istoreco, Comune di Reggio, Centro Malaguzzi, Tunnel, Iren, Studio Alfa, Coop Alleanza 3.0, Unipol e Stu Reggiane.
Poco prima del concerto proprio nei vecchi capannoni delle officine, si è svolta al tramonto una visita guidata curata da Istoreco alla quale hanno partecipato centinaia di persone: uno spettacolo nello spettacolo.
Lo Stato Sociale ha scaldato gli animi con il ritmo trascinante del concerto, che tra una canzone e l’altra si è soffermato a ricordare la fortunata esperienza all’Ariston nel festival di Sanremo.
“Tutti in sala applaudivano e partecipavano quando abbiamo cantato assieme a Paolo Rossi e al coro dell’Antoniano. Tutti meno due persone che sedevano a centro sala. Immobili ed estranei. Erano Matteo Salvini e la sua compagna. E in quel momento abbiamo capito che se passi la vita a preoccuparti di tenere fuori la gente da casa tua, va a finire che poi ti perdi le feste più belle”.
Come quella di venerdì sera al Malaguzzi.
Via alla musica e arrivederci all’anno prossimo.