I LAVORATORI DELLA TECNO DOMANI IN MANIFESTAZIONE A UDINE: “Consegneremo una lettera a Iounes Zareipour”

5 Settembre 2018

Domani una delegazione di circa cinquanta lavoratori della Tecno andrà a Udine per mettere in atto un presidio che si svolgerà nella mattinata davanti alla ditta Continental di proprietà di Iounes Zareipour.

Iounes Zareipour è l’attuale proprietario del 50% della Tecno di Gualtieri, azienda che produce elettrodomestici in crisi ormai da mesi e in concordato preventivo dal 12 luglio.

Non vedendo più il sig.Zareipour a Gualtieri abbiamo deciso insieme ai lavoratori di recarci personalmente presso la ditta di sua proprietà ad Udine per provare a sbloccare  una situazione che corre verso il fallimento – spiega Sergio Guaitolini, segretario della Fiom Cgil di Reggio Emilia – e consegnarli una lettera dei lavoratori che hanno messo nero su bianco tante domande che ad oggi non hanno trovato risposta”.

L’assemblea dei lavoratori intanto è decisa a continuare a mobilitarsi per sbloccare una trattativa per la cessione dell’Azienda (attualmente è presente solo l’offerta della ditta turca SNW) in stallo ormai dal mese di giugno. Nel contempo i lavoratori della TECNO sono in CIGS a zero ore nonostante siano presenti ordini dei clienti, che però non si riescono ad evadere per la mancanza di liquidità che non consente di pagare i fornitori .

Le trattative svolte sin d’ora al MISE, non hanno consentito lo sblocco della situazione che sta diventando drammatica, con il rischio, se non ci sono altre offerte d’acquisto o se non si concretizza l’unica offerta presente, di fallimento della TECNO.

“Il presidio di domani viene fatto anche per chiedere a Zareipour di consentire l’avvio di una reale trattativa per la cessione dell’impresa in tempi brevissimi, che consenta l’apporto immediato di liquidità per la ripresa dell’attività produttiva e conseguentemente la salvaguardia del sito produttivo e dei 273 posti di lavoro.

“L’unica ricchezza per i lavoratori è il lavoro – conclude Guaitolini – e lo difenderemo strenuamente, con tutte le forze che abbiamo e chiamando tutti i soggetti (proprietà, interessati all’azienda, istituzioni, governo) alle proprie responsabilità”.

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