AZIENDA SPECIALE “MILLEFIORI”: E’ SCIOPERO PER L’APPLICAZIONE DEL CONTRATTO NAZIONALE

26 Settembre 2018

Il 28 settembre dalle 10:30 presidio davanti alla sede del Comune di Novellara

Si terrà venerdì 28 settembre lo sciopero, per l’intera giornata, del personale dell’Azienda Speciale “Millefiori” di Novellara, già Istituzione.

Sessantacinque i dipendenti che, insieme a Fp Cgil e Fp Cisl provinciali, hanno proclamato lo sciopero durante l’assemblea sindacale svolta lo scorso 17 settembre.

Si arriva così alla mobiltazione, con presidio davanti al Comune a partire dalle ore 10:30, dopo un percorso che ha visto i sindacati e l’amministrazione comunale di Novellara, insieme ai responsabili dell’Azienda Speciale, incontrarsi più volte senza però trovare un punto d’accordo sull’applicazione del contratto nazionale di riferimento per i nuovi assunti: l’Amministrazione comunale e l’Azienda Speciale hanno deciso per l’applicazione del contratto della sanità privata – tra l’altro scaduto da 13 anni – mentre i sindacati e i lavoratori chiedono l’applicazione del contratto del pubblico.

La maggiorparte del personale impiegato nell’Azienda Speciale – 36 persone – è già costituita da dipendenti comunali, quindi con il contratto del Pubblico, in comando presso la struttura assistenziale. Vi è però un numero consistente, pari a 29 unità – assunto come interinale e in attesa di stabilizzazione.

A queste persone si vuole applicare il contratto della sanità privata che oltre ad essere peggiorativo dal punto di vista economico e normativo – spiegano Maurizio Frigeri e Elena Ferrari, Fp Cgil insieme a Fabio Bertoia e Cristian Villani, Fp Cisl – metterà lavoratori che svolgono le stesse mansioni su due piani differenti; inoltre – continuano – considerato che la costituzione dell’Azienda Speciale rappresenta una transizione verso l’hub dei servizi assistenziali che nel 2020 vedrà riunire tutte le strutture della bassa reggiana (8 comuni), e che è prevista l’applicazione del contratto pubblico , ci chiediamo che senso abbia applicare ora un contratto che teoricamente tra due anni dovrebbe essere cambiato”.

I rappresentanti dell’Amministrazione e dell’Azienda speciale in diversi incontri con i sindacati, da ultimo quello in Prefettura, lo scorso 13 settembre “ hanno tirato dritto su questa posizione che ritengono conveniente dal punto di vista economico ma che non è accettabile per i dipendenti – spiegano i sindacalisti – .Si vuole risparmiare sulla pelle di chi fa un lavoro di cura quotidiano e gravoso ,che ha bisogno di essere riconosciuto anche dal punto di vista salariale e normativo”.

Con il contratto della sanità privata sarebbero diverse le condizioni peggiorative: dal salario, che per un Operatrice sanitaria sarebbe più basso di circa 1.000 euro annui, alla maturazione e godimento dei permessi retribuiti, alla durata del periodo di comporto in caso di malattia, dimezzato rispetto a quello che avrebbero nel pubblico.

Crediamo che il lavoro di cura di questi operatori vada riconosciuto e valorizzato, che vada data continuità alla prestazione lavorativa, evitando che figure professionali valide si rimettano sul mercato – concludono – e soprattutto va continuato il percorso costruito tra le Parti che vede l’Azienda Speciale essere un ente di transizione verso un hub di distretto ripubblicizzato attenendosi a quanto concordato negli scorsi mesi ”.

Intanto, per domani è previsto un volantinaggio durante il mercato di Novellara per informare la cittadinanza.

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