ASP: PUNTARE AD UNA GESTIONE PUBBLICA DIRETTA MA SULLA COOP SOCIALE NON BUTTARE IL BAMBINO CON L’ACQUA SPORCA

20 Aprile 2018

I fatti di violenza che si sono verificati nella casa protetta di Correggio sono fatti da condannare duramente, ma come come Funzione Pubblica CGIL di Reggio Emilia non possiamo esimerci dal fare alcune considerazioni partendo dal fatto che sia necessario mettere in campo tutte le strategie possibili affinché tali episodi non accadano: investire sulla prevenzione, il benessere organizzativo, l’informazione e soprattutto la formazione di tutte le figure professionali che ruotano nella sfera della socio-assistenza a soggetti deboli.

Crediamo che sostenere tali ambiti possa essere la strada per avere un welfare di qualità, ma anche una risposta reale ai bisogni degli utenti e dei lavoratori che ogni giorno mettono la loro professionalità e competenza in risposta ai bisogni delle famiglie. Questo anche se siamo convinti che la prospettiva da seguire sia quella della gestione pubblica diretta delle Asp.

La Regione Emilia Romagna attraverso l’accreditamento delle strutture socio-sanitarie per anziani e disabili ha avviato un percorso di individuazione dei livelli minimi di assistenza che dovrebbe essere oggetto di un confronto per l’innalzamento dei parametri di riconoscimento e il rafforzamento della responsabilità di controllo e verifica dei requisiti per la gestione dei servizi accreditati e /o in appalto da parte degli enti preposti.

È bene avere uno sguardo attento anche sui servizi gestiti tramite gara d’appalto, la valorizzazione delle professionalità richieste nel bando di gara passa anche attraverso il giusto riconoscimento del costo del lavoro e quindi dei contratti nazionali e della contrattazione di secondo livello. Non possiamo pensare a un welfare di qualità e che risponda ai bisogni dei cittadini senza includere chi fattivamente concorre al loro benessere quotidiano.

Le spesa pubblica sul welfare del nostro territorio non può essere considerato un tema non sostenibile, ma un investimento in chiave di risorse.

Una integrazione tra gestione pubblica e privato sociale è fondamentale in un ottica di un modello pubblico di qualità che va sostenere la direzione e l’erogazione dei servizi pubblici.

Infine, crediamo che la valorizzazione delle professioni faccia il paio con la formazione continua: sono aspetti traversali sia nel pubblico che nel privato sociale dove affermiamo da sempre la necessità dell’equiparazione dei salari tra lavoratori che svolgono la stessa mansione.

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