A REGGIO EMILIA IL 7 LUGLIO E’ UNICAMENTE DEI MARTIRI DEL 7 LUGLIO 1960

29 Giugno 2018

Il 7 luglio a Reggio Emilia è unicamente di Lauro Farioli, Ovidio Franchi, Emilio Reverberi, Marino Serri e Afro Tondelli. Non certo di Giorgio Almirante, a cui Fratelli d’Italia vorrebbe dedicare un convegno proprio in quella giornata. Un affronto alla città e uno sfregio ai suoi morti a cui l’intera comunità democratica deve opporsi.

Reggio Emilia sente ancora su di sé il dolore per i suoi martiri, uccisi in piazza il 7 luglio 1960 mentre scioperavano per la difesa della democrazia contro il governo Tambroni: un governo di destra che stava in piedi con il sostegno dell’Msi di Almirante. Quello stesso Almirante che fu redattore della rivista “La difesa della razza” e durante la Repubblica Sociale Italiana era capo di gabinetto del Ministro Mezzasoma ponendosi così al servizio degli occupanti nazisti.

Il 7 luglio i reggiani saranno come ogni anno in piazza per ricordare quei cinque ragazzi morti senza trovare giustizia, caduti in difesa dei diritti di libertà e di democrazia.
Perché la resistenza al fascismo non sia solo memoria del passato, ma esercizio del presente.

Queste vicende sono la spia evidente di un clima politico e culturale che va registrato in Italia e in Europa, all’interno del quale una certa destra reazionaria – ed ispirata a principi che ritenevamo superati storicamente – cerca di riguadagnare spazio attraverso operazioni maldestre di autentico revisionismo. Operazioni davanti alle quali tutti i cittadini democratici devono opporsi culturalmente e politicamente.

Comune di Reggio Emilia
Provincia di Reggio Emilia

CGIL di Reggio Emilia

CISL Emilia Centrale

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ARCI Reggio Emilia

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