TESSERAMENTO 2016 CGIL REGGIO EMILIA: CRESCITA DEGLI ISCRITTI RISPETTO AL 2015

14 Febbraio 2017

“E’ un bilancio positivo – commenta il Segretario generale della Camera del Lavoro, Guido Mora – un dato politico per noi importante che dimostra una inversione di tendenza dopo quattro anni di riduzione delle iscrizioni.
La gestione “sindacale” della crisi, le proposte e le iniziative della CGIL sui diritti, con la raccolta di 34.000 firme a sostegno della Carta dei diritti universali del lavoro e dei referendum abrogativi – sottolinea – hanno sicuramente rafforzato il nostro rapporto con i lavoratori ed anche con i pensionati, nonostante il mondo del lavoro, il sindacato, siano stati al centro di attacchi da parte di governi e maggioranze parlamentari su più fronti: con la riduzione dei diritti dei lavoratori, con la modifica dell’art. 18 e i tagli ai servizi fiscali e al patronato. Servizi che riteniamo fondamentali per il valore e il ruolo sociale che hanno e che non ci viene riconosciuto”.

Gli iscritti 2016 alla CGIL di Reggio Emilia sono 111.598, un dato risultato dalla somma degli iscritti alle diverse categorie dei lavoratori attivi e dei pensionati contro i 111.298 del 2015. Sommando a questi  gli iscritti alle associazioni affiliate, come SILP, SINAGI, dirigenti cooperativi e le 8.929 deleghe sulle pensioni di reversibilità, si ottiene un totale di 120.640 iscritti contro i 119.190 del 2015, con un aumento di 1450 iscritti sull’anno 2015.

Quindi, il risultato degli iscritti 2016 LAVORATORI ATTIVI E PENSIONATI vede un incremento sul totale del 2015 di 300 iscrizioni, al netto degli iscritti alle associazioni affiliate e delle deleghe sulle reversibilità.

Nel 2016 si rileva una crescita dei lavoratori attivi fra tutte le categorie, tranne la FISAC (bancari) con un incremento di 1443 iscritti sull’anno 2015.

In sensibile diminuzione gli iscritti fra i pensionati che nel 2016 calano di 1143 iscrizioni rispetto all’anno 2015.

Fra le federazioni di categoria crescono e confermano gli iscritti:

  • FILCTEM la categoria dei chimici, tessili, energia e ceramisti, dove gli iscritti sono 5.315 +0,28% (erano  5300 nel 2015)
  • FILLEA categoria del settore edile, dove gli iscritti sono 3420 +3,42% (erano 3307 nel 2015)
  • FIOM, categoria dei metalmeccanici, dove gli iscritti sono 15705 + 0,64% (erano 15.605 nel 2015)
  • FLAI categoria dell’agro-industriale, dove gli iscritti sono 3.039 + 0,10% (erano 3036 nel 2015)
  • SLC la categoria dei lavoratori delle comunicazioni, dove gli iscritti sono 1.093 +1,11% (erano 1.083 nel 2015)
  • FILCAMS la categoria del commercio-servizi, dove gli iscritti sono 6570+ 17,22% (erano 5605 nel 2015)
  • FILT la categoria dei trasporti e logistica, dove gli iscritti sono 1759 +0,23% (erano 1.755 nel 2015)
  • FP la categoria del pubblico impiego, dove gli iscritti sono 6.024+0,03% (erano 6022 nel 2015)
  • FLC la categoria della scuola, dove gli iscritti sono 2.184 iscritti +0,46% (erano 2.174 nel 2015)
  • NIDIL la categoria dei lavoratori atipici, dove gli iscritti sono 4002 +6,63% (erano 3.753 nel 2015)

Registrano una flessione degli iscritti:

  • FISAC la categoria del settore del credito dove gli iscritti sono 364 con una flessione di 30 iscritti – 7.61% (erano 394 nel 2015)
  • Lo SPI, la categoria dei pensionati, dove gli iscritti sono 62.123 con una flessione di 1143 iscritti – 1.81% (erano 63.266 nel 2015). Alle iscrizioni 2016 vanno aggiunte 8929 deleghe di reversibilità che crescono rispetto al 2015 di 1045 iscrizioni (nel 2015 erano 7784).

Prendendo a riferimento lo storico del tesseramento dei quattro anni precedenti (differenza su 2016/2012) fra i lavoratori attivi si registra un incremento di 424 iscrizioni, mentre fra i pensionati, nello stesso periodo, si registra un calo di 3512 iscrizioni, dato determinato dalle pesanti riforme previdenziali, vedi alla voce legge Fornero, e quindi dal minor numero di pensionamenti.

Nonostante la crisi e le leggi che hanno destrutturato il mercato del lavoro, questo dato rappresenta un segnale di tenuta della CGIL di Reggio Emilia.

Composizione degli iscritti 2016 alla CGIL:

  • Il 44,33% (49.475) sono lavoratori attivi contro il 43.15% del 2015 (48.032)
  • Il 55,67% (62.136) è rappresentato dai pensionati contro il 56.85% del 2015 (63.266)

Le donne rappresentano la maggioranza degli iscritti alla CGIL,  oltre il 51,30 %  del totale fra categorie dei lavoratori attivi e lo SPI (nel 2015 erano il 52,20%). Fra i pensionati le donne sono il 56,16%, mentre il 45,20% sono lavoratrici attive.

I cittadini stranieri extra UE costituiscono il 18,22% degli iscritti delle categorie dei lavoratori attivi, in crescita rispetto al 2015 dove erano il 17,53%, nonostante il calo demografico degli stranieri nella provincia di Reggio Emilia.

Fra i lavoratori attivi gli iscritti nella fascia di età sino ai 40 anni rappresentano il 32% del totale degli iscritti, la classe degli over 40 sino ai 55 anni sono pari al 49% degli iscritti, il restante 19% sono oltre i 56 anni di età.

Le adesioni alla CGIL nel corso del 2016 sono state complessivamente 15.338 fra le categorie dei lavoratori attivi e 2.180 allo SPI per un totale di 17.518. (le adesioni sono la somma di chi è stato iscritto alla CGIL e ha rinnovato la propria adesione è di chi mai è stato iscritto alla CGIL)

Di queste 5.376, sono lavoratori o pensionati che si sono iscritti per la prima volta alla CGIL (3.798 lavoratori attivi, 1.578 pensionati), ovvero che mai nella loro vita hanno sottoscritti una delega sindacale con la CGIL (nel 2015 sono stati 5.287)

Rispetto al 2015, cresce il numero sia delle adesioni e di coloro che si avvicinano per la prima volta alla CGIL.

Crescono le iscrizioni sulle prestazioni temporanee di sostegno al reddito (NASPI-una tantum CO.CO.CO-mobilità) ben 10.802 nel 2016 contro le 9.539 del 2015.

Su tutte le prestazioni di sostegno al reddito, le persone che si rivolgono presso i nostri uffici sono le stesse del 2015, ma crescono sensibilmente +62%, le richieste di lavoratori per interrompere l’assegno di disoccupazione. Questo significa un incremento del turnover fra chi entra ed esce dal mercato del lavoro attraverso un contratto a termine di breve durata.

La maggioranza delle domande riferite alle prestazioni temporanee di sostegno al reddito riguarda le donne con il 55,44% sul totale.

Questo evidenzia come le donne, che rappresentano la maggioranza degli iscritti, siano anche quelle più esposte agli effetti della crisi e del precariato.

 

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