MILLEFIORI DI NOVELLARA: I DIPENDENTI CHIEDONO DI RIMANERE PUBBLICI
Si sono riuniti ieri in assemblea le lavoratrici e i lavoratori dipendenti dell’Istituzione “Millefiori”, che gestisce la casa di riposo e l’assistenza dominiciliare agli anziani di Novellara, e hanno espresso forte contrarietà in merito alla volontà manifestata dalla Giunta comunale di volere procedere alla costituzione e/o trasformazione dall’attuale Istituzione Millefiori in un’ Azienda Speciale.
Diverse sono le motivazioni a partire dal passaggio del Contratto di Lavoro pubblico ad un Contratto privato/aziendale, a fronte anche delle intervenute modifiche legislative in materia del mercato del lavoro. Inoltre non beneficerebbero del rinnovo del CCNL attualmente in discussione e perderebbero il diritto al reintegro in caso di licenziamento senza giustificato motivo. Ancora non avrebbero diritto a nessuna valorizzazione del lavoro derivante dalle risorse decentrate per la produttività.
“I dipendenti dell’Istituzione, nel ribadire di non essere disposti ad accettare il passaggio del loro contratto di lavoro da pubblico a privato, auspicano che gli Amministratori locali, d’intesa con l’Unione dei Comuni della Bassa Reggiana, s’impegnino a ricercare soluzioni condivise volte al potenziamento dei servizi sociali per gli anziani di natura pubblica, a livello distrettuale, valorizzando la funzione del lavoro pubblico e la contrattazione decentrata – si legge nell’Ordine del Giorno approvato a larga maggioranza dall’assemblea -. Respingono, inoltre, eventuali orientamenti della Giunta che abbiano come unico obiettivo il risparmio del costo del lavoro e la riduzione delle tutele e dei diritti dei lavoratori“.
Fp Cgil e Cisl Fp che seguono la vicenda confidano nel prosieguo del confronto sindacale per arrivare ad una soluzione condivisa all’interno del Distretto, in linea con le indicazioni del Piano Socio sanitario dell’Emilia Romagna e in grado di garantire anche in prospettiva futura la qualità e la sostenibilità dei servizi a Novellara così come in tutto il territorio distrettuale.
Nel frattempo le Organizzazioni Sindacali chiedono all’Amministrazione di sospendere qualunque decisione nel merito e di non dare corso ad atti unilaterali, rispettando le richieste dei lavoratori di voler ricercare una soluzione diversa da quella prospettata, mantenendo pubblica la gestione dei servizi.