L’8 MARZO SCIOPERO GLOBALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Il sindacato dei lavoratori della conoscenza FLC CGIL di Reggio Emilia risponde all’appello contro la violenza sulle donne lanciato dal movimento delle donne argentine “Ni una menos” – raccolto da 22 paesi nel mondo con una propria piattaforma rivendicativa – e proclama per mercoledì 8 marzo uno sciopero in occasione della Giornata internazionale della donna.
I lavoratori della scuola, università, ricerca, alta formazione artistico-musicale e formazione professionale parteciperanno alla manifestazione organizzata dal Comitato “Non una di meno”, che si terrà alle ore 17:30 in Piazza Prampolini, mentre le rappresentanti sindacali della FLC parteciperanno già dalla mattina dell’8 marzo all’attivo delle delegate e delle attiviste CGIL “Le nostre vite valgono. Abbiamo tutto da cambiare” promosso dalla Camera del Lavoro Territoriale. (invito e programma in allegato).
“Riteniamo importante – dice la FLC CGIL di Reggio Emilia – che nel nostro Paese alla generale mobilitazione contro la violenza si affianchi la rivendicazione di un’effettiva parità di genere, in un momento in cui l’attacco ai diritti del lavoro e di cittadinanza vede soccombere soprattutto le donne sul piano del salario e del ruolo sociale.
Mentre vengono tagliati i servizi, continuano a mancare gli asili nido e il pagamento delle mense, non più sostenibile per un numero sempre crescente di famiglie, mette in discussione la frequenza della scuola dell’infanzia e del tempo pieno nella scuola primaria, il lavoro di cura rimane prepotentemente sulle spalle delle donne, ostacolandone la piena realizzazione professionale e sociale.
Nei nostri comparti della conoscenza la mancanza del rinnovo del Contratto nazionale di Lavoro ha poi contribuito ad indebolire la potestà di tutela, mettendo in difficoltà soprattutto le donne che non sempre possono contare sulla contrattazione per il riconoscimento dei diritti che discendono dalla Costituzione. In questo contesto, per educare alla parità di genere e sradicare la cultura della violenza sulle donne, la formazione riveste un ruolo centrale e strategico: dall’asilo nido all’università, l’educazione alle differenze deve essere una pratica diffusa che superi la cultura formale delle pari opportunità. Affrontare in modo critico il tema delle violenze di genere e far emergere le relazioni di potere che si instaurano attraverso gli stereotipi maschili e femminili deve essere obiettivo della scuola pubblica. Nell’ambito di queste considerazioni si rafforzano le motivazioni che continuano a vederci determinati contro la legge 107/15, una riforma che impedisce alla scuola di essere un laboratorio di civiltà, all’interno del quale sperimentare punti di vista condivisi nel rispetto di tutte le differenze.
Aderire allo sciopero mondiale dell’8 marzo 2017 per i lavoratori della Conoscenza significa parlare di tutti i temi che abbiamo messo in campo in questi anni, restituire all’Istruzione e alla Ricerca obiettivi di qualità e a tutto il personale dei nostri comparti la dignità sociale e professionale che deve connotare le lavoratrici e i lavoratori dei settori pubblici, avamposto dello stato sociale”.
Allo sciopero hanno aderito anche tutti i sindacati di base.
FLC CGIL Reggio Emilia