VERTENZA UNIGREEN:L’AZIENDA ROMPE IL TAVOLO DI TRATTATIVE I LAVORATORI PROSEGUONO LA LOTTA

13 Luglio 2016

Si è svolto questa mattina il secondo incontro tra le Istituzioni (Regione e Provincia), la Fiom Cgil, la Rsu e la dirigenza aziendale della Maschio Gaspardo sul futuro dello stabilimento ex Unigreen di Roncocesi.

Un incontro finito con la rottura del tavolo negoziale da parte dell’azienda che ha ribadito la volontà di chiudere lo stabilimento reggiano e spostare la produzione a Cremona.

Una decisione che continua a non apparire supportata da una condizione di crisi reale: l’azienda ha infatti presentato alle istituzioni e alle organizzazioni sindacali un resoconto economico dal quale si evince uno stato di “buona salute” dello stabilimento che si vuole dismettere.

L’azienda vuole ridurre i costi e vuole farlo spostando la produzione – ha spiegato Simone Vecchi, funzionario Fiom che segue la vertenza -. Ad un impegno a ricercare delle soluzioni da parte delle Istituzioni e dell’organizzazione sindacale per ottenere la stessa riduzione di spesa attraverso un recupero di efficienza, una riorganizzazione del lavoro e un nuovo stabilimento, i dirigenti della Maschio Gaspardo ci hanno comunque dato una risposta negativa”.
Ci è stato anche comunicato che non ci saranno ulteriori incontri se non cesseremo lo sciopero e il presidio – ha continuato Vecchi -. I lavoratori uniti hanno però deciso in assemblea che lo sciopero proseguirà e l’obiettivo della lotta rimarrà quello di mantenere i posti di lavoro sul territorio”.

All’incontro sono state spiegate le ragioni oggettive che impedirebbero ai dipendenti lo spostamento su Cremona: “spiegazioni che l’azienda non ha preso in considerazione, ribadendo soltanto la possibilità di un differimento del trasferimento da settembre a gennaio prossimo che ovviamente non cambia lo stato delle cose – ha proseguito il sindacalista –. La sensazione diventa quella che si tratti di un licenziamento mascherato davanti al quale i lavoratori non hanno intenzione di arrendersi. Nei prossimi giorni – ha concluso Vecchi – proporremo nuove forme di mobilitazione coinvolgendo anche gli stabilimenti nelle altre Regioni”.

Insomma, la vertenza prosegue e si annuncia ancora più intensa. Intanto ai lavoratori Unigreen è arrivata anche la solidarietà del presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini e del presidente della Provincia, Gianmaria Manghi.

presidio unigreen provincia

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