VERTENZA TECNOGEAR: CONTINUA LA MOBILITAZIONE. ARRIVA CONVOCAZIONE IN DIREZIONE TERRITORIALE DEL LAVORO

17 Febbraio 2016

CONTINUA LA MOBILITAZIONE ALLA TECNOGEAR DI CAVRIAGO
VENERDì CONVOCATE DELLE PARTI IN DIREZIONE TERRITORIALE DEL LAVORO

Mentre la mobilitazione dei lavoratori Tecnogear va avanti, la Direzione Territoriale del Lavoro di Reggio convoca azienda e sindacato in via Borsellino per la tarda mattinata di venerdì 19 febbraio.
Una convocazione attesa e prevista dalla Legge Fornero dopo che la Tecnogear ha fatto partire i licenziamenti individuali di tre operai, e che arriva ora chiamando le parti a confrontarsi nel merito.
La norma prevede infatti una procedura obbligatoria di tentativo di conciliazione.
Andremo a quel tavolo convinti che si debba trovare una soluzione immediata per la vertenza Tecnogear alternativa ai licenziamenti – spiega Sergio Guaitolini, segretario generale Fiom Cgil Reggio Emilia -. Crediamo che i licenziamenti debbano essere revocati e che questo sia l’unico modo per sospendere il presidio e la mobilitazione. A quel punto ribadiamo la nostra volontà e disponibilità ad attivare un confronto di merito con l’azienda su efficienza, produttività e organizzazione del lavoro.

La Fiom, come sostenuto finora, continua a chiedere il ritiro dei licenziamenti con la convinzione, resa evidente dai bilanci aziendali, che la motivazione con cui sono stati fatti, cioè “giustificato motivo oggettivo” non sia reale.
Quello che si evince dai dati è che l’azienda fa risultare una perdita che non è tale – evidenzia Guaitolini – Si tratta di uscite non legate alla gestione caratteristica, cioè al ciclo produttivo del sito, che è in ottima salute ma ad un giro di conti che alla fine rappresentano un’operazione di autofinanziamento della proprietà stessa”.

Ciò che fa sembrare i conti aziendali in perdita è infatti un operazione che vede il valore registrato per l’acquisto, pari a 15 milioni di euro nel 2008 (anno di acquisizione dell’azienda da parte di due fondi ) figurare come avviamento. Circa un milione e mezzo l’anno, fino al 2022, sono registrati come avviamento ed ammortamento. Questa cifra viene registrata annualmente come operazione a gestione straordinaria diventando un’operazione di autofinanziamento perché, trascorsi i 15 anni (2008-2022), vedrà la proprietà ripagata della spesa di acquisto.
Riteniamo quindi – conclude Guaitolini – che vi sia una manifesta infondatezza delle ragioni sulle quali si è basato il licenziamento”.
In questi giorni, e ormai da giovedì 11 febbraio, i lavoratori della Tecnogear hanno messo in campo, sostenuti dalla Fiom, dalla Cgil e da molti delegati e lavoratori di altre aziende, un presidio e uno sciopero che ha visto un’altissima adesione e partecipazione.

Un presidio in cui non sono mancati i momenti di tensione. Ieri, infatti, uno dei tre operai licenziati, è stato colto da un malore fuori dai cancelli e in via Curiel si è vista arrivare l’autoambulanza che ha portato il lavoratore in ospedale per eseguire gli accertamenti del caso.
Nonostante le complessità si è sviluppato un forte sostegno a questa vertenza, e con essa alla pratica sindacale che difende i posti di lavoro in un nuovo contesto normativo, quello ridisegnato dalla Legge Fornero e dal Jobs Act.
E’ così partita anche una sottoscrizione volontaria tra i lavoratori delle aziende, metalmeccaniche e non, della nostra provincia che vorranno dare contributo economico. Proprio a sottolineare il valore collettivo di questa vertenza.

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