TESSERAMENTO 2015: I DATI CONFERMANO LA TENUTA DELLA CGIL SUL TERRITORIO REGGIANO

24 Febbraio 2016

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“Dopo due anni di governo Renzi dove l’ accanimento verso il sindacato è stato massimo la nostra Organizzazione continua ad essere vitale e a rappresentare un punto di riferimento sul territorio. I numeri del 2015 rappresentano un segnale di tenuta, di consenso e anche di reattività all’ondata di leggi che ha destrutturato il mondo del lavoro”.

Commenta così, Guido Mora, segretario della Camera del Lavoro di Reggio Emilia, i dati del tesseramento annuale della Cgil reggiana.

Dati che vedono gli ISCRITTI 2015 ALLA CGIL DI REGGIO EMILIA essere 111.298, un dato risultato dalla somma degli iscritti alle diverse Categorie e dei Pensionati, che si mantiene più o meno stabile rispetto ai 111.489 del 2014 con una flessione negativa di -191 tessere.
Registrando per tanto una situazione di sostanziale stabilità.
Aggiungendo a questi dati quello degli iscritti alle associazioni affiliate, come SILP, Sinagi, Dirigenti Cooperativi, e le 7.784 deleghe sulle pensioni di reversibilità, si ottiene un totale complessivo di 119.190 iscrizioni contro le 119.220 del 2014 (-30).
Il risultato quindi degli iscritti, LAVORATORI ATTIVI E PENSIONATI, del 2015 fa registrare un calo dello – 0,3% rispetto al 2014 (-191 tessere), presentando quindi un dato assimilabile a quello dello scorso anno.

Sono numeri che continuano a risentire del perdurare della preoccupante situazione occupazionale a seguito della crisi economica, della chiusura di attività produttive, del minor numero di pensionamenti registrato in questi ultimi anni per le pesanti riforme previdenziali attuate e dell’esaurimento degli ammortizzatori sociali.
Entrando nel merito della composizione degli iscritti alla Cgil vediamo che:

  • Il 43,15% degli iscritti 2015 sono lavoratori attivi (erano il 43,08% nel 2014 )
  • Il 56,84% è rappresentato da pensionati (erano il 56,92% nel 2014)

Dal punto di vista di genere, le donne, attive e pensionate, costituiscono – in crescita – la maggioranza degli iscritti, pari al 52,2 % del totale (erano il 50,94%).

Una Cgil in rosa dove il 44,53% (era il 43,97% ) sono lavoratrici attive e il 58,04% (era il 56,22%) sono pensionate.

Evidenziando come le donne rappresentino il bacino maggiormente fidelizzato, ma ancora anche quello più esposto e per questo più bisognoso di assistenza sindacale (rappresenta quasi il 72% degli iscritti Filcams, l’81% degli iscritti della Flc, quasi il 77% degli iscritti della Funzione Pubblica, il 58% degli iscritti del Nidil e il 45% degli Filctem. Per quanto riguarda i pensionati anche nello Spi le donne rappresentano la maggioranza con il 58%)
I lavoratori attivi stranieri extra UE iscritti alla Cgil nel 2015 sono pari a 8.672 persone e rappresentano il 18,05% del totale iscritti tra i lavoratori attivi (erano 9.542, cioè il 19,87% nel 2014).

Una presenza in diminuzione rispetto all’anno precedente pressoché in tutte le categorie di lavoro tranne che nella categoria Filt ( trasporti e logistica), dove il numero si mantiene più o meno stabile con il 33,73% del totale di categoria (era il 33,85%).

Anche il dato relativo ai lavoratori stranieri rientra nella più generale crisi occupazionale sul nostro territorio ma anche

Questo dato risente, nella provincia di Reggio Emilia, di una diminuzione degli stranieri in età lavorativa del -2%. Secondo i dati statistici dell’Emilia Romagna nel 2015 sono calati di mille unità passando da 54.000 a 53.000.
Le nuove iscrizioni alla Cgil raccolte nel corso del 2015 sono state 15.401 (nel 2014 erano state 15.592 -191), di cui, segnando un dato in crescita, 5.287 sono iscritti per la prima volta pari al 34,32% (nel 2014 gli iscritti per la prima volta erano 3.279 ).
Per quanto riguarda l’età degli iscritti Cgil il 18,20 % del totale attivi ha tra i 18 e i 35 anni.

Ma è nella fascia d’età che va dai 36 ai 55 anni che si concentra il maggior numero di adesioni con quasi il 63%.

TRA LE FEDERAZIONI DI CATEGORIA

Crescono e confermano gli iscritti:

  • la categoria del commercio-servizi, FILCAMS, con iscritti 5.605 +9,28% ( 5.129 nel 2014),
  • la categoria dei trasporti e logistica, FILT, con 1.755 iscritti (1.755 nel 2014),
  • la categoria dei chimici, tessili, energia e ceramisti, FILCTEM, dove gli iscritti sono 5.300 +3,5% (5.121 nel 2014),
  • la categoria della scuola, FLC, con 2.174 iscritti +0,6% ( 2.161 del 2014),
  • la categoria dell’agro-industriale, FLAI, con 3.036 iscritti +0,5% (3.021 nel 2014),
  • la categoria del pubblico impiego, FP, dove gli iscritti sono 6.022 +1,57% (5.929 nel 2014)
  • la categoria dei lavoratori delle comunicazioni, SLC, dove gli iscritti sono 1.081 +1.98% (1.060 nel 2014).

Registrano una diminuzione degli iscritti:

  • La FIOM, categoria dei metalmeccanici, con 15.605 iscritti registra una flessione di 340 iscritti -2,13% (erano 15.945 del 2014), ma rimane la prima categoria per numero degli attivi Cgil.
  • la categoria del settore edile, FILLEA, con 3.307 registra una flessione di 332 iscritti, -9,12% (erano 3.639 nel 2014),
  • la categoria dei lavoratori aticipi, NIDIL, con 3.753 ha una flessione di 70 iscritti, -1,83%(erano 3.823 nel 2014), a seguito del consolidamento degli iscritti Cgil per domande di mobilità, Aspi, Mini Aspi, ecc.,
  • la categoria del settore del credito, FISAC, dove gli iscritti sono 391 con una flessione di 50 iscritti – 10,6% (erano 441 nel 2014)

Anche lo SPI, categoria dei pensionati, registra un lieve calo delle iscrizioni con 63.266 iscritti (pari a 199 tessere in meno , cioè a -0,31% rispetto al 2014).

Alle iscrizioni 2015 vanno aggiunte le 7.784 deleghe sulle pensioni di reversibilità che invece crescono rispetto al 2014 (erano 7.584).

Un dato che risente principalmente della diminuzione dei pensionamenti, a causa dei negativi effetti delle riforme previdenziali che hanno allungato il periodo lavorativo o l’età necessaria per il conseguimento del diritto alla pensione.
Gli iscritti Cgil sulle domande di prestazione temporanea per il sostegno al reddito (mobilità, Aspi, Mini Aspi, ecc.) nel 2015 sono 9.539 (erano 8.110 nel 2014) con un incremento rispetto pari al + 2,7% .

L’aumento delle iscrizioni sulle prestazioni temporanee è conseguenza di un 2015 dove, purtroppo, si continua a registrare un’ulteriore crescita dei lavoratori disoccupati, che al 31 dicembre 2015 ha raggiunto quota 36.629.
Le modalità di elaborazione dei dati associativi alla Cgil di Reggio Emilia consentono, inoltre, la misura e la certificazione della rappresentanza delle organizzazioni sindacali ai fini della contrattazione collettiva, di cui il dato certificato del tesseramento diventa uno degli elementi di riferimento insieme ai dati elettorali nelle elezione delle Rsu.

I nostri dati anche quest’anno ci sono, siamo in attesa della certificazione anche da parte di Confindustria, firmataria dell’accordo interconfederale del gennaio 2014 – Testo Unico sulla Rappresentanza – ha commentato Guido Mora, segretario CGIL Reggio Emilia – che ci fornisce dati solo parziali relativi alle iscrizioni sindacali nelle aziende che rappresenta. Noi saremmo invece pronti a dare piena applicazione a quel Testo”.
Infine, Mora si è soffermato anche sulla situazione dei servizi Cgil, Patronati e Caaf:

Il nostro presidio sul territorio con i servizi, il patronato e il Caaf e con le categorie presenti nelle zone e nelle aziende, anche quelle più piccole, e nelle situazione di crisi fa si che anche in un momento di attacco del sindacato riusciamo a stare in piedi – ha proseguito Mora -. Nel 2016 diventeranno attuativi i tagli ai Patronati previsti nella Legge di Stabilità. Tagli che ci colpiranno per 240mila euro e che rappresentano la messa in discussione del nostro ruolo e della nostra attività, che vede invece un incremento delle pratiche. Nonostante ciò non abbiamo intenzione di tagliare i servizi che quotidianamente diamo ai cittadini e ai lavoratori, che respinti dalle Istituzioni dove non trovano risposta vedono in noi un Organizzazione di riferimento”.

IL SEGRETARIO DELLA CAMERA DEL LAVORO, GUIDO MORA, COMMENTA I DATI DI TESSERAMENTO 2015

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