REFERENDUM: MORA:”SODDISFAZIONE PER IL RISULTATO RAGGIUNTO.RINGRAZIO CHI HA LAVORATO PER OTTENERLO A DIFESA DELLA COSTITUZIONE”
”Esprimo soddisfazione per il risultato della consultazione referendaria. Un risultato che premia la scelta avveduta della CGIL nazionale il cui gruppo dirigente ha dimostrato grande coraggio nello schierare, partendo da una valutazione di merito, tutto il sindacato. Così come fece, unitariamente, nel 2006”.
Così Guido Mora, segretario provinciale della Camera del Lavoro di Reggio Emilia all’indomani del voto referendario sulla proposta di Riforma costituzionale voluta dal Governo.
A livello provinciale, pur tenendo conto del modesto prevalere del ‘si’ alla Riforma, bisogna sottolineare che in ben 13 Comuni ha prevalso il ‘no’. Credo sia significativo e rappresenti anche il frutto dell’impegno che gran parte della CGIL ha profuso nella campagna referendaria, con il porta-a-porta e attraverso tutte le altre iniziative messe in campo in questi mesi”.
Questo risultato – ha aggiunto ancora Mora – significa tre cose:
- “La prima: è una conferma importante della Costituzione esistente. Una conferma del fatto che l’impianto originario va rispettato, anche se non vuol dire che non si possano apportare dei cambiamenti e delle migliorie. Ad esempio si dovrebbe ripristinare il vecchio articolo 81, quello in cui è stato inserito nel 2012 il vincolo di pareggio di bilancio che andrebbe eliminato al più presto in coerenza con il superamento delle politiche di austerità.
- La seconda: Il punto ora è attuare finalmente la Costituzione che abbiamo, senza più stravolgerla. Questa bocciatura schiacciante ci dice infatti che questa Riforma non andava bene, ma anche che il metodo con cui il Governo l’ha imposta al Parlamento non andava bene. E’ stata una bocciatura nel merito e nel metodo.
- La terza: Il risultato che le urne ci hanno consegnato rappresenta un giudizio sul Presidente del Consiglio, ma anche sulle politiche del Governo. Riforma del lavoro, della scuola, della pubblica amministrazione, rapporto con l’Europa e politiche economiche sono state oggetto di valutazione e sono state bocciate da una larga maggioranza di Italiani”.
“La nostra Organizzazione può ora guardare con ancor più determinazione alla sfida, prevedibile per il 2017, dei referendum abrogativi sul lavoro – appalti, voucher, licenziamenti illegittimi – perché quando si tratta di temi importanti gli Italiani rispondono. Infine, – ha concluso il segretario della CGIL reggiana – mi è doveroso quanto sentito ringraziare tutte quelle compagne e quei compagni che con il loro tempo e il loro impegno si sono spesi, dentro e fuori l’Organizzazione, a sostegno delle ragioni del ‘no’. Senza tirarsi indietro. Se la CGIL è riuscita a contribuire a questo risultato è anche merito loro”.