SERVIZI ALLA PERSONA E RUOLO PUBBLICO: CRITICITA’ NELLA BASSA REGGIANA

28 Aprile 2016

La FP Cgil “Non è più rinviabile il confronto”

Dagli ultimi incontri tenuti nelle sedi Comunali della Bassa Reggiana si è appreso che il disegno pensato per il futuro dei servizi, e più in generale del welfare, risulta essere quanto mai incerto.
Le attuali situazioni di ASP “Progetto Persona”, Azienda Speciale Bassa Reggiana e Istituzione Millefiori di Novellara, evidenziano sempre di più mancanza di progettualità e sinergia tra i soggetti preposti alla gestione di tutti i servizi alla Persona in controtendenza con quanto avvenuto per le altre ASP della nostra Provincia: in Val d’Enza, nella Montagna Reggiana, in città con la fusione di RETE e OSEA.
Questi ultimi casi sono il frutto di decisioni assunte dalle Amministrazioni che hanno puntato sulla valorizzazione del ruolo pubblico, investendo risorse economiche, grazie anche alle battaglie delle Organizzazioni Sindacali.
Preoccupa la facilità con cui le Amministrazioni della Bassa invece di “fare sistema” intendano procedere con una progressiva dismissione della gestione diretta dei servizi ai cittadini, attraverso una malcelata privatizzazione degli stessi, a discapito delle comunità locali.
Sorprende quindi come nella Bassa reggiana decisioni di rilievo per il territorio vengano di volta in volta assunte pubblicamente da questo o quel Sindaco che evidentemente considera il soggetto pubblico obsoleto e poco redditizio, nonostante la dichiarata solidità dei bilanci e le agevolazioni sull’IRAP , che dimostrerebbe l’esatto contrario.
L’Unione dei Comuni, da parte sua, risulta assente dal dibattito venendo così meno al proprio ruolo di coordinamento delle politiche socio-sanitarie, assistenziali ed educative e avallando di fatto le scelte decisionali in ambito di programmazione dei servizi, con il solo obiettivo di ridurne i costi di gestione, compromettendo la qualità e la continuità dei servizi pubblici.

In tema di ASP siamo ancora in attesa, nonostante le nostre ripetute sollecitazioni, del rispetto degli impegni assunti in sede di Conferenza socio-sanitaria territoriale per discutere il futuro assetto delle ASP della nostra Provincia.
In tutto ciò il ruolo di programmazione e controllo in capo al Presidente della conferenza socio-sanitaria territoriale, nonché all’Unione dei Comuni della Bassa Reggiana, anche alla luce delle ultime direttive regionali in ordine alla riconosciuta centralità delle Aziende Pubbliche dei Servizi, assume una valenza determinante per il futuro dei servizi alla Persona, in particolar modo per gli anziani e le fasce più deboli e disagiate della Bassa Reggiana.

Da parte della FP CGIL la richiesta è quella di investire in personale stabile attraverso l’elaborazione di piani di assunzione con l’avvio di regolari procedure concorsuali su base provinciale oggi consentite, per garantire l’adeguamento degli organici al fabbisogno delle ASP, limitare la precarietà e garantire gli standard quali-quantitativi necessari all’organizzazione del lavoro in un settore così delicato come quello del welfare.

Esprimiamo quindi forte contrarietà ad ogni tipo di soluzione che prefiguri il conferimento di questi servizi all’Azienda Speciale, già individuata come ente strumentale per la gestione dei servizi socio-educativi, in forte ritardo rispetto il percorso delineato al momento della sua istituzione risalente al 2011 in quanto al suo interno convivono ancora lavoratrici e lavoratori con trattamenti contrattuali differenti, assumendo talvolta provvedimenti e decisioni tali da penalizzare i propri dipendenti.
Per tutte queste ragioni non è più rinviabile il confronto che chiediamo avvenga in tempi rapidi e certi, anche per ripristinare un clima di collaborazione e riconoscimento delle parti sociali troppo spesso estromesse dal loro ruolo di rappresentanza delle istanze dei lavoratori e dei cittadini.

La segreteria FP CGIL di Reggio Emilia

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