SCIOPERO IN TIL: 4 ORE PER CHIEDERE IL RISPETTO DEL CONTRATTO AZIENDALE SU FLESSIBILITA’ E STRAORDINARI
Venerdì 8 aprile, dalle 17:15 alle 21:15, nelle ultime quattro ore di turno i dipendenti della TIL (Trasporti Integrati e Logistica), nata nel 1999 come costola di Act, incroceranno per la prima volta le braccia.
Esperite le procedure di raffreddamento, dopo la convocazione delle parti in Prefettura che non ha prodotto soluzioni, la FILT CGIL HA PROCLAMATO UNO SCIOPERO, a cui ha aderito anche la Faisa Cisal, SCATURITO DAL MANCATO RISPETTO DA PARTE DELL’AZIENDA DELL’ACCORDO FIRMATO TRA LA STESSA E I SINDACATI NEL 2014, SU PUNTI FONDAMENTALI DELL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO COME LA FLESSIBILITÀ ORARIA E GLI STRAORDINARI .
“Esistono diversi problemi in Til – spiega Marco Righi, neo segretario della Filt reggiana – In primo luogo è stato cambiato in maniera unilaterale il sistema di calcolo che contabilizza le ore di straordinario e di flessibilità, penalizzando i lavoratori che non avranno più residui orari sufficienti a coprire il periodo estivo di minor lavoro– continua Righi – Ad esempio, non tutti gli autisti riescono a svolgere un servizio di 39 ore come da contratto (in particolare appunto gli autisti delle corriere scolastiche), a questo crediamo debba rispondere l’Azienda attraverso un’organizzazione del lavoro razionale, mentre succede che i turni di questi autisti siano addirittura suddivisi in tre parti durante la giornata (ad esempio, turno al mattino per il servizio scolastico, che poi viene ripreso all’ora di pranzo o metà pomeriggio, con ulteriori attività di pezzi aggiuntivi di minibù per arrivare, e non sempre, a mettere insieme le ore richieste) ”.
La Til è un’azienda a partecipazione pubblica – Farmacie Comunali Riunite di Reggio Emilia per il 5,14% e Consorzio ACT per il 94,86% – che conta 160 dipendenti e opera nel settore dei trasporti avendo in carico le linee dei minibù (da affidamento Seta) , le corse scolastiche, alcune linee estive verso il mare, ma anche il trasporto disabili e i servizio noleggio.
“Anche per la sua natura giuridica riteniamo inaccettabile la mancanza assoluta di relazioni sindacali – spiega Righi – e di gestione del personale autoritaria: solo per fare un esempio vengono mandati degli sms ai dipendenti da chi organizza i turni di lavoro che riguardano le ferie dove si dice che per avere un giorno di ferie durante l’anno bisogna comprovarne la necessità e che in ogni caso questo non possa essere chiesto per motivi “di svago personale”. Oppure, arrivano delle direttive del tutto informali,– continua il segretario della Filt Cgil – che comunicano che i dipendenti che si sentono male durante il servizio, per essere sostituiti e andare a casa, sono obbligati a chiamare il 118, recarsi al pronto soccorso e pagare il ticket sanitario di propria tasca”.
Ma i problemi non finiscono qui, anche dal punto di vista della pratica sindacale viene lamentata la messa in discussione da parte dell’Azienda degli stessi permessi sindacali, ostacolando lo svolgimento dell’azione sindacale.
Nonostante la Filt Cgil abbia ribadito la propria volontà di cercare soluzioni condivise, che tengano in considerazione anche la stagionalità dei servizi offerti da Til, ad oggi la situazione è in stallo.
Lo sciopero di venerdì ha dunque il duplice obiettivo di sbloccarla, richiamando l’attenzione dei Soci, Comune di Reggio Emilia in primis, mettendo in evidenza la mancanza di relazioni sindacali finalizzate alla soluzione dei problemi quotidiani “che, da quando non viene più rispettato l’accordo aziendale, cioè da settembre 2015, hanno avuto una gestione unilaterale che non ha minimamente tenuto in considerazione il punto di vista di chi lavora, né ha conciliato in alcun modo tempi di vita e tempi di lavoro – conclude Marco Righi – ma anche di richiamare l’azienda ad una discussione, in vista delle prossime scadenze che riguardano gare e appalti e ad un confronto serio sul futuro piano industriale” .
Reggio Emilia, 05.04.2016