RICCO’, EX SEGRETARIO CGIL REGGIO:IL SOSTEGNO ALLO SPETTACOLO DI TRAVAGLIO FA PARTE DELL’IMPEGNO PER IL NO AL REFERENDUM

17 Novembre 2016

In seguito all’articolo pubblicato sulla Gazzetta di Reggio del 16 novembre 2016 sulle disdette di due pensionati alla Cgil a causa del sostegno della Camera del Lavoro allo spettacolo di Marco Travaglio al Lime Theater – mentre dello spettacolo che ha richiamato 1.400 persone la Gazzetta di Reggio non ha ritenuto utile dare informazione – pubblichiamo la lettera che Gianfranco Riccò, ex segretario della Camera del Lavoro di Reggio Emilia negli anni ’80 ha divulgato alla stampa locale.

Da iscritto alla CGIL sono rimasto allibito dal furore polemico con il quale Loris Vivi e Pietracito Vita annunciano dimissioni dalla CGIL per il sostegno della Camera del Lavoro di Reggio allo spettacolo di Travaglio e Giorgia Salari. Ovviamente dispiace sempre che ci siano compagni che lasciano l’Organizzazione e per questo, come semplice iscritto senza incarichi, dico che il sostegno della Camera del lavoro a quello spettacolo non è stata assurda perchè fa parte dell’impegno CGIL a respingere la riforma della Costituzione a referendum il 4 dicembre. E’ vero che Travaglio è di destra o almeno viene dal giornalismo di Montanelli che di sinistra non era, ma se la denuncia delle porcherie compiute da tanti politici, che non ho bisogno di enumerare, fa crescere il qualunquismo non è certo colpa di chi le denuncia, intendo le porcherie, ma dei partiti maggiori che non le risolvono e lasciano tutto il carico della questione morale ai magistrati. Colpa di Travaglio e della Camera del Lavoro di Reggio Emilia se il qualunquismo creato dai partiti, diventati solo macchine elettorali, va per la maggiore? Vivi e Vita farebbero meglio a guardarsi attorno.

Certo è da miopi accusare la Camera del Lavoro di Reggio Emilia di voler dividere e distruggere la sinistra, Vivi e Vita sono pensionati come me ed hanno esperienza sufficiente per intendere che non sono mai mancate le tendenze suicide nella sinistra. Loro accusano l’estremismo di sempre della CGIL locale? Mi guardo da banalizzare la questione dicendo che si è estremisti quando si difendono i lavoratori, ma se vogliamo discutere seriamente di un esempio di suicidio della sinistra basta riferirci a quando Trichet e Draghi (il primo uscente e l’altro governatore in pectore della BCE), inviarono nel 2011 quella famosa lettera al Presidente del Consiglio italiano per indicare la linea di austerità: piena liberalizzazione e privatizzazione dei servizi pubblici, ridisegno del mercato del lavoro e dei contratti sindacali per ritagliare i salari alle esigenze delle imprese, revisione delle norme per i licenziamenti dei lavoratori, revisione del sistema pensionistico, tagli orizzontali alla spesa pubblica, riforma costituzionale per il pareggio di bilancio, abolizione delle provincie. Su incarico di Napolitano venne insediato Monti al governo per realizzare quel programma. Era la sinistra al lavoro che faceva proprie quelle direttive fino alla porcheria colossale della riforma Fornero. Ne vogliamo parlare seriamente senza il Travaglio di mezzo. Nel prossimo futuro c’è l’impegno della CGIL per la Carta universale del lavoro per farne una proposta di legge di iniziativa popolare che si sostiene anche con 3 referendum sui voucher, appalti e licenziamenti. I compagni dimissionari ai quali sta a cuore il PD saranno con la CGIL nella prossima mobilitazione?

Gian Franco Riccò

ex Segretario della Camera del Lavoro di Reggio Emilia dal 1980 al 1988

Altezza righe+- ADim. carattere+- Stampa

Cerca in archivio per parola chiave

Archivi