LOGISTICA: UNA REALTA’ CHE PROVA A CAMBIARE TUTTA L’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO

17 Ottobre 2016

LOGISTICA: UNA REALTA’ CHE PROVA A CAMBIARE TUTTA L’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
L’autore il 19 ottobre in città per la presentazione del libro

Ad ormai più di un mese dalla morte dell’operaio egiziano Abd Elsalam Ahmed Eldanf, travolto da un tir durante un presidio sindalcale davanti ai cancelli della sede piacentina della Gls, e in occasione della manifestazione regionale che si terrà a proprio a Piacenza sabato prossimo per chiedere sicurezza sul lavoro, legalità e rispetto dei contratti nazionali negli appalti, la Camera del Lavoro di Reggio Emilia presenta il libro “LOGISTICA”.

Un libro, edito da Ediesse, scritto da Giorgio Grappi, ricercatore all’Università di Bologna, membro del Coordinamento migranti di Bologna e del collettivo Connessioni precarie, per entrare dentro una realtà dai più spesso relegata agli ambiti specialistici del trasporto merci, che invece – racconta l’autore – permea e plasma il modello sociale e politico in cui viviamo.
La logistica nel suo complesso – afferma infatti Grappi – non è solo uno specifico comparto, né riguarda soltanto magazzini, distribuzione e trasporto, essa incide sull’organizzazione complessiva del lavoro e sulla sua organizzazione politica”.

Il libro prova ad offrire chiavi di lettura innovative sui temi della globalizzazione, della trasformazione della forma Stato e degli equilibri globali.
Con “logistica” si intende infatti l’insieme di decisioni, movimenti, strumenti, infrastrutture, mezzi di trasporto e software che costituiscono la dimensione globale dell’attuale fase dello sviluppo capitalistico. – spiega l’autore – Le trasformazioni del processo produttivo e dei trasporti hanno portato tutto ciò che ruota intorno alla logistica a ridefinire gli spazi tradizionali della politica e dell’autorità: zone economiche speciali, corridoi e porti sono così divenuti altrettanti snodi all’interno di una nuova mappa del potere globale”.

Temi complessi che passano da realtà molte volte violente e ai limiti i cui protagonisti sono spesso migranti, anello debole legato a doppio filo ad un permesso di soggiorno che quando non c’è li rende clandestini a causa della Bossi- Fini. Le lotte dei facchini in questo senso rappresentano la punta più alta della precarietà di un sistema che in realtà investe tutto il mondo del lavoro, dove sempre più frequentemente la competitività viene perseguita quasi soltanto agendo sul costo del lavoro e sulla diminuzione dei diritti.
In queste lotte in gioco non c’è solo un contratto di lavoro – conclude Grappi – ma le condizioni politiche che determinano la precarietà in cui si trova tutto il lavoro”.

Insieme alla Filt Cgil e al Centro Studi R60 la Cgil reggiana ha chiamato l’autore, di origini reggiane, a discuterne MERCOLEDI’ 19 OTTOBRE, alle ore 18:00 nei locali della Ghirba di via Roma.

Ne discuteranno con lui Guido Mora, segretario della Camera del Lavoro di Reggio Emilia; Antonio Mattioli, Cgil Emilia Romagna e Marco Righi, segretario Filt Cgil Reggio Emilia.

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