L’ACQUA E’ UN DIRITTO PRIMARIO E NON SI PUò SOSPENDERE
Federconsumatori, CGIL e Sunia manifestano insieme una fortissima preoccupazione per quello che sta accadendo in città in queste ore.
Alcuni utenti, attualmente assistiti dalla Federconsumatori, stanno vivendo un gravissimo disagio legato all’erogazione del servizio idrico, attualmente sospeso – da 5 giorni – nello stabile nel quale risiedono in via Tonale a Reggio Emilia. Si tratta di diversi nuclei familiari, che comprendono bambini minori, i loro genitori, nonni e gli altri inquilini della palazzina, tra i quali una donna in stato interessante ed una persona gravemente malata, totalmente distaccati dal servizio idrico.
Non hanno l’acqua a nessun piano, nonostante Iren parli di una parcellizzazione: non c’è l’acqua degli scarichi, non c’è l’acqua dai rubinetti, non c’è l’acqua per cucinare e lavarsi.
La stessa Iren ha verificato nella mattinata di ieri, tramite l’intervento dei propri tecnici, la totale assenza di acqua nello stabile, nonostante, fino a quel momento, continuasse a ritenere che fosse in opera solamente una parcellizzazione della fornitura.
“Il condominio ha effettivamente maturato un debito nei confronti di Iren di 17.000 euro. Debito che i condomini vogliono saldare ma non sanno a chi rivolgersi, a chi pagare, in che modo concordare il rientro in quanto Iren ritiene sia suo dovere parlare solo con l’amministratore condominiale, il quale però si nega al confronto“.
Inoltre i condomini non erano nemmeno al corrente della situazione debitoria del loro condominio e quando hanno richiesto all’amministratore fatture e documenti quest’ultimo ha incaricato un avvocato di rappresentarlo e si è reso irreperibile.
La vicenda è insomma complessa e ci sono situazioni che meritano maggiori approfondimenti, quello che però è certo è che 8 appartamenti sono totalmente senza acqua e versano in uno stato di disperazione.
Federconsumatori, CGIL e Sunia chiedono unite la riattivazione immediata del servizio minimo e di trovare un canale comunicativo con IREN per risolvere la situazione, attraverso la trattazione del rientro del debito.
La privazione dell’acqua per dei cittadini non è uno scherzo. La privazione dell’acqua per nuclei familiari interi rende impossibile continuare a vivere in condizioni di salubrità e di decoro.
Per questo motivo, visto che troppo spesso queste situazioni si presentano nella nostra città, chiediamo l’immediata costituzione di un tavolo che – oltre i proponenti – veda coinvolte l’amministrazione comunale, IREN e le associazioni di categoria degli amministratori, sulla scorta di quanto già fatto per il teleriscaldamento, perché si definiscano procedure per gestire queste problematiche con le massime tutele e attenzioni. Procedure chiarissime che non penalizzino o mettano in difficoltà i cittadini.