INTERROTTE LE TRATTATIVE PER IL RINNOVO DEL CCNL DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE: ANCHE A REGGIO EMILIA MOBILITAZIONI E SCIOPERI

13 Gennaio 2016

Il 29 gennaio sciopero nazionale

A seguito della rottura delle trattative per il rinnovo del Ccnl dell’industria alimentare, anche a Reggio Emilia partiranno nei prossimi giorni assemblee informative tra i lavoratori e iniziative di mobilitazione.
Nella nostra Provincia la vertenza per il rinnovo contrattuale coinvolge oltre tremila lavoratori ( sono circa 400.000 a livello nazionale) occupati in vari settori, e vede la presenza di importanti imprese di rilevanza nazionale, in particolare nel settore delle carni e dei salumifici, ma anche dei prodotti da forno e del lattiero caseario.
Importante anche la presenza di aziende alimentari del settore cooperativo, il cui rinnovo del contratto nazionale sarà in discussione nei prossimi giorni. Anche su questo tavolo, ad oggi, non si registrano particolari avanzamenti.

Quello che è successo lunedì scorso sul tavolo della trattativa per il rinnovo del contratto dell’industria alimentare, durata 14 incontri, tra Flai Cgil Fai Cisl e Uila Uil nazionali e Federalimentari è una rottura che, tra le altre cose, è avvenuta sulla mancanza di una mediazione soddisfacente sul tema del salario e su alcuni istituti fondamentali del contratto.

Giudichiamo in particolare, inaccettabile la pretesa di Federalimentare di voler concludere un accordo basato esclusivamente sulla penalizzazione complessiva delle retribuzioni a partire dal blocco degli scatti di anzianità e dall’eliminazione dei premi di produzione congelati – hanno fatto sapere le categorie nazionali – . Inoltre era stata programmata una seduta plenaria a oltranza ma nella notte dell’11 gennaio una parte della delegazione trattante di Federalimentare si è resa irreperibile. Questo comportamento ha ulteriormente esacerbato il clima della plenaria, alla quale hanno partecipato oltre 150 delegati provenienti da tutta Italia, che ha stigmatizzato l’atteggiamento della controparte che non vuole concedere nulla, malgrado il buon andamento del settore, testimoniato dai dati economici più recenti”.

Da qui la proclamazione dello stato di agitazione del settore, con l’immediato blocco degli straordinari e di tutte le flessibilità. Assemblee sono ora in programma in tutti i luoghi di lavoro con un pacchetto di 4 ore di sciopero articolato a livello aziendale da effettuarsi entro il 22 gennaio e 8 ore di sciopero nazionale proclamate per il prossimo 29 gennaio.

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