DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE: SALVAGUARDARE IL RUOLO PUBBLICO DEL SERVIZIO PREVENZIONE SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

11 Aprile 2016
DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE: SALVAGUARDARE IL RUOLO PUBBLICO DEL SERVIZIO PREVENZIONE SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

In questi giorni presso al Tribunale di Reggio si è svolto il processo intentato da Unindustria, assieme al Centro Check Up. Service S.R.L e alcuni medici competenti, nei confronti di due Dirigenti medici del Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (SPSAL), dipendenti dell’AUSL di Reggio Emilia con funzione di ufficiali di Polizia Giudiziaria accusate di abuso di ufficio e tentata concussione.

Si contesta alle due professioniste, nello svolgimento della loro funzione, di avere esercitato pressioni nei confronti di alcuni Medici Competenti del Check Up Service, consulenti di alcune aziende associate Unindustria, per indurli a redigere le denunce di Malattia Professionale.

Alla luce di quanto sopra, va ricordato che era stato depositato da Unindustria un altro esposto analogo riguardante una sola delle professioniste del SPSAL coinvolte nell’attuale processo e che lo stesso è stato archiviato , con una sentenza che oltre a scagionare totalmente la professionista dai reati contestati, in quanto infondati, le riconosce di avere svolto al meglio il proprio dovere.

Senza volere entrare nel merito di ciò che sarà oggetto del dibattimento processuale, su questa vicenda sorprende il silenzio dei vertici dell’azienda Ausl di Reggio.
Evidenziamo inoltre che la Direzione, che nel frattempo aveva già da tempo deciso sospendere in “via cautelativa” dall’incarico di Polizia giudiziaria le due professioniste, nonostante le nostre ripetute e formali sollecitazioni per chiedere gli opportuni chiarimenti del caso , non abbia mai dato riscontro alle stesse né, mai abbia ritenuto di ascoltare le due professioniste coinvolte.

E’ da considerarsi quantomeno incomprensibile inoltre questo atteggiamento di apparente indifferenza che di fatto ha lasciato gli operatori soli ed esposti a quello che sembra un vero e proprio attacco senza precedenti al ruolo pubblico di un Servizio come quello di Prevenzione salute e sicurezza negli ambienti di lavoro.

“Non vorremmo che l’atteggiamento “eccessivamente prudenziale” dei vertici dell’AUSL fosse condizionato dalla convinzione che l’Ente Pubblico di Vigilanza e Controllo (l’AUSL e il SPSAL ) debba operare in posizione di equidistanza rispetto agli interessi in gioco quando si parla di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”.

Inoltre, dai dati in nostro possesso, risulta con molta chiarezza che le denunce delle malattie professionali da parte dei medici competenti da alcuni anni sono in caduta verticale. L’esatto contrario di quello che come CGIL e patronato registriamo nel nostro Osservatorio dove risulta in maniera inconfutabile che le malattie professionali a partire da quelle muscolo-scheletriche sono in forte aumento.

Pertanto, in tema di prevenzione e sicurezza, a partire dall’Azienda sanitaria e da tutti gli attori coinvolti, in primis le RLS, va ribadito il principio che il diritto della tutela della salute nei luoghi di lavoro non è negoziabile; anche per questo la Cgil si batte e si mobilita con la straordinaria campagna di raccolta di firme per una Proposta di Legge di Iniziativa Popolare per una nuova Carta Universale dei Diritti dei tutti i Lavoratori.

Funzione Pubblica Cgil Reggio Emilia

Dipartimento Salute e Sicurezza Cgil Reggio Emilia

 

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