CNA: I LAVORATORI METTONO IN MORA L’ASSOCIAZIONE

20 Luglio 2016

E’ dall’aprile 2015 che CNA Reggio Emilia non riconosce ai propri dipendenti gli aumenti previsti dal Contratto nazionale di lavoro del commercio distribuzione e servizi.
E’ per questo che, durante l’assemblea sindacale del 18 luglio scorso, le lavoratrici e i lavoratori hanno comunicato all’Associazione la “messa in mora” rispetto alle mancate retribuzioni.
Si parla di cifre che vanno da circa 450 euro per un impiegato 4° livello a circa 1.400 euro per un quadro.

Tale decisione è stata presa dopo oltre 12 mesi di trattative in cui i dipendenti, nonostante la mancata erogazione salariale, hanno sempre continuato a lavorare con grande senso di responsabilità, svolgendo spesso anche straordinari non retribuiti, per garantire il servizio alle imprese associate – spiegano le segreterie di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil reggiane – e dopo numerose proposte fatte all’Associazione in merito alla soluzione di problematiche tecnico-organizzative e di riduzione dei costi”.

La scelta di CNA Reggio di non erogare i minimi contrattuali contrasta inoltre con quanto avvenuto a fine 2015, quando l’associazione ha conferito premi ad una parte del personale dipendente “con l’ennesimo atto unilaterale”.

Tale situazione, emersa ufficialmente solo durante l’ultimo incontro con la Direzione Aziendale e solo a seguito di esplicita domanda da parte delle OO.SS. e della RSU – continuano i sindacati – è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso verso un’Aassociazione che evidentemente non ha soldi per rispettare il Contratto, ma li ha per premiare chi lei decide”.

Secondo Filcams Fisascat Uiltucs l’atto assume connotazioni ancora più gravi in quanto CNA non è una semplice impresa di servizi, ma una associazione di rappresentanza, “che dovrebbe fare del rispetto delle regole e dei contratti di lavoro, una questione fondante la propria attività nonché di esempio per le imprese a lei associate” .

Per questi motivi una cinquantina di dipendenti, riuniti in assemblea, hanno deciso di sottoscrivere una lettera di formale messa in mora perché venga loro riconosciuto quanto contrattualmente dovuto.

Giudichiamo grave la mancanza di trasparenza con cui CNA si è posta nel percorso negoziale svolto fin ora – concludiono le organizzazioni sindacali – e non escludiamo di intraprendere le azioni legali conseguenti la lettera di messa in mora sottoscritta dai lavoratori, affinché CNA riconosca quanto dovuto ai propri dipendenti”.

Altezza righe+- ADim. carattere+- Stampa

Cerca in archivio per parola chiave

Archivi