“CAMBIARE LE PENSIONI, DARE LAVORO AI GIOVANI”: IL 2 APRILE MOBILITAZIONE NAZIONALE
In assenza di confronto con il Governo parte la mobilitazione per cambiare la Legge Fornero.
CGIL CISL UIL rilanciano un’iniziativa di mobilitazione sul tema delle pensioni per chiedere al Governo “modifiche sostanziali al sistema previdenziale” e l’apertura di un confronto con i sindacati.
- FLESSIBILITA’ PER TUTTI
- RISPETTO PER FATICA E LAVORI DIVERSI
- 41 ANNI DI CONTRIBUTI BASTANO
- PENSIONI DIGNITOSE OGGI E DOMANI
Sono queste le parole d’ordine della Mobilitazione nazionale promossa da CGIL CISL UIL che si terrà SABATO 2 APRILE in tutto il Paese con manifestazioni territoriali.
A Reggio Emilia ci troveremo in Piazza Prampolini, dalle ore 09:00 alle 12:30
SCARICA IL PIEGHEVOLE SINTETICO DELLA PIATTAFORMA UNITARIA
Di seguito il testo della lettera dei segretari generali Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo
“Il governo non ha inteso finora aprire un confronto sul tema pensioni come richiesto per ultimo dai Segretari Generali al Presidente del Consiglio. Anzi, ad aggravare il quadro, è partito un attacco anche alle pensioni di reversibilità e prosegue una discussione che, in assenza di una proposta governativa, continua ad aver al centro l’obiettivo di scaricare il costo di qualunque modifica per intero sui lavoratori. Ciò nel mentre i problemi diventano sempre più acuti sia sul versante dell’occupazione giovanile che su quello della condizione di lavoro di chi svolge occupazioni pesanti e faticose, di chi è precoce, di chi il lavoro lo perde e rimane privo di reddito.
La piattaforma unitaria chiede modifiche sostanziali al sistema previdenziale così come delineato per ultimo dalla manovra Fornero e pone il problema sia delle pensioni future dei giovani e delle donne, per i quali è necessario ricostruire un quadro di solidarietà, sia dei lavoratori prossimi al pensionamento che hanno bisogno di vedersi riconosciute flessibilità in uscita e pensione anticipata a 41 anni di contributi senza aggancio automatico all’attesa di vita.
Negli attivi del 17 dicembre che hanno visto la straordinaria mobilitazione di migliaia di delegati a Torino, Firenze e Bari, abbiamo assunto l’impegno dell’apertura di una vera e propria vertenza che costruisca le condizioni per raggiungere i risultati che auspichiamo. Oggi, in assenza di qualunque confronto, riteniamo necessario rilanciare l’iniziativa di mobilitazione, con manifestazioni territoriali da tenersi il 2 aprile prossimo”.