APPUNTAMENTO CON LA STORIA: NEL 38° ANNIVERSARIO DELLA STRAGE DI VIA FANI SERGIO FLAMIGNI RICOSTRUISCE IL CASO MORO, SMONTANDO LE VERITA’ UFFICIALI

16 Marzo 2016

VENERDì 18 MARZO, ORE 16:00
CAMERA DEL LAVORO DI REGGIO EMILIA

A quasi quarant’anni dal rapimento e dall’uccisione di Aldo Moro, molte sono le ombre sul più grave delitto politico della storia repubblicana e su una vicenda che segnò irrimediabilmente lo sviluppo futuro della storia del nostro Paese.

Nel 38° anniversario della strage di via Fani la Camera del Lavoro di Reggio si da appuntamento con la storia e presenta l’ultimo libro del senatore Sergio FlamigniPatto di omertà. Il sequestro e l’uccisione di Aldo Moro: i silenzi e le menzogne della versione brigatista”, edizioni Kaos.
Sergio Flamigni, già membro della prima “Commissione parlamentare d’inchiesta sul rapimento e l’uccisione di Moro”, fondatore del Centro documentazione archivio Flamigni, principale archivio italiano sul terrorismo, è autore, fin dal 1988, di ben otto libri sul caso Moro densi di dettagli, documenti, ricostruzioni, cronologie e analisi dei fatti.
Caratteristica delle sue pubblicazioni è proprio quella di consegnare al lettore con estrema chiarezza una ricostruzione puntuale dei fatti – dal rapimento di Moro, ai 55 giorni di prigionia fino all’uccisione – basata su “carte e documenti” e circostanziata da domande su tutte quelle lacune che ancora oggi ci restituiscono una fotografia parziale di quanto avvenne e dei suoi protagonisti.

Ancora nel 2014 molti fatti non sono chiari ed è stata istituita una VI commissione parlamentare d’inchiesta, mentre numerose sono le narrazioni che si possono reperire sul caso Moro.

Secondo la vulgata ufficiale, sulla strage di via Fani e sul sequestro e l’uccisione di Aldo Moro si sa tutto ed è tutto chiaro (e chi lo nega è un dietrologo complottista). – si legge sulla quarta di copertina di Patto di omertà – Questa vulgata ufficiale si basa sul “memoriale Morucci”, documento scritto dall’ex brigatista Valerio Morucci nel doppio ruolo di dissociato (per la magistratura) e di semi-pentito (per la Democrazia cristiana). Confezionato in carcere dall’ex terrorista con la collaborazione del giornalista democristiano Remigio Cavedon, il memoriale Morucci è stato benedetto dalla Dc e infine avallato dall’ex capo delle Br Mario Moretti e da una parte della magistratura. In questo libro l’ex senatore Sergio Flamigni denuncia la inattendibilità del memoriale Morucci, e ne ricostruisce la genesi (ispiratori, beneficiari e finalità)”.

A ripercorrere i fatti insieme a Flamigni ci saranno Roberto Scardova, giornalista RAI e Antonio Pizzinato, già segretario generale CGIL dal 1986 al 1988, oggi presidente onorario di Anpi Lombardia, cercando di mettere a fuoco il ruolo che il sindacato, quale corpo intermedio della società, ebbe negli anni del terrorismo e delle stragi, ma anche per ragionare sull’importanza di continuare a cercare la verità, di non accontentarsi di verità di comodo o parziali, in primis da parte delle Istituzioni, non solo sul caso Moro, ma su tutti quegli episodi di terrorismo, politico e mafioso, che hanno puntellato e puntellano ancora la storia del nostro Paese.
Sappiamo moltissimo del caso Moro – ha scritto Benedetta Tobagi – e ciò che non sappiamo getta luce sull'”anatomia del potere italiano“”

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