RINNOVATO CON OLTRE L’86% DEI VOTI IL CONTRATTO AZIENDALE ALLA OMSO

9 Aprile 2015
RINNOVATO CON OLTRE L’86% DEI VOTI IL CONTRATTO AZIENDALE ALLA OMSO

“Laddove si instaurano positive relazioni sindacali è possibile coniugare miglioramento delle condizioni di lavoro e politiche aziendali di investimento”

Nella giornata di oggi i lavoratori della OMSO hanno approvato con oltre l’86% dei voti favorevoli il rinnovo del contratto aziendale per il triennio 2014-2017.
La Omso Spa è una azienda storica del tessuto industriale reggiano che, dal 1952, produce macchine automatiche per la stampa di oggetti, vendendo in tutto il mondo alle maggiori industrie del settore.

Un’azienda che negli anni ha spinto molto sull’innovazione del prodotto, investendo su nuove tecnologie.
Il contratto firmato conferma le buone relazioni sindacali che nel tempo hanno caratterizzato il rapporto tra azienda e lavoratori. Proprio nel solco di questa tradizione, per la prima volta, viene inserito nell’accordo aziendale il “valore democratico e vincolante del voto dei lavoratori”, senza il quale non sarà più possibile né discutere piattaforme aziendali, né applicare contratti aziendali. Il voto dei lavoratori quindi non sarà più un vincolo solo per la Fiom, per la quale non si è mai firmato senza voto, ma anche per l’azienda.

Un importante risultato politico che si aggiunge agli avanzamenti economici ottenuti.

L’accordo prevede infatti un premio di risultato di 2.000 euro per il 2015 e di 2.100 euro per il 2016, oltre ai 1.900 già erogati per il 2014, ed un salario consolidato massimo di 400,00 euro annui che, a partire dal 2017 e per gli anni seguenti, si sommerà all’attuale retribuzione.

La retribuzione vedrà un ulteriore aumento di 60 euro mensili nell’arco del prossimo biennio, periodo nel quale l’azienda conferma l’applicazione del contratto nazionale Confapi.

Sul piano normativo è stata confermata e potenziata quella buona flessibilità di orario che permette, tanto agli impiegati quanto agli operai, di entrare in azienda la mattina in una fascia oraria di mezzora recuperando in pausa pranzo o nel pomeriggio.

Infine, l’accordo migliora la parte economica relativa al trattamento di mensa ed alle trasferte in Europa e nei paesi Extra Ue.

L’accordo dimostra che, laddove si instaurano positive relazioni sindacali è possibile coniugare il miglioramento delle condizioni di lavoro e l’aumento della retribuzione con una politica aziendale orientata all’innovazione ed all’investimento continuo sullo sviluppo tecnologico del prodotto – spiega Simone Vecchi, sindacalista della Fiom – Cgil – Si conferma che, in un mondo in cui domina il mantra della precarizzazione totale del lavoro la Fiom, anche in quest’accordo, mette dei limiti all’uso di contratti atipici prevedendo la parità di trattamento tra lavoratori fissi e precari e regole vincolanti per la loro stabilizzazione ”.

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