“QUESTO E’ IL MIO NOME”: LA CGIL PER LO SPETTACOLO DEL TEATRO DELL’ORSA CON I MIGRANTI ACCOLTI A REGGIO EMILIA

14 Dicembre 2015

Venerdì 18 dicembre sarà la Giornata Internazionale del Migrante, istituita dalle Nazioni Unite nel 1990, oggi una ricorrenza quanto mai attuale che non può esaurirsi nelle ventiquattro ore in cui viene celebrata.

Per dare spazio e ascolto a volti spesso senza voce e a storie senza pubblico, nonché per riaprire uno spazio di riflessione sull’agire sindacale sui temi dell’immigrazione, la Camera del Lavoro Territoriale ha deciso di promuovere la diffusione dello spettacolo del Teatro Dell’Orsa “Questo è il mio nome”, che sarà rappresentato in sei diverse occasioni nella nostra provincia, a partire proprio da venerdì prossimo, 18 dicembre, alle 21:00 presso L’altro Teatro di Cadelbosco Sopra e per arrivare il prossimo 20 marzo al Cavallerizza di Reggio.

Il tema migranti è sempre più un tema sul quale si fomentano divisioni e allarmismi, crediamo che invece esso vada affrontato con umanità. Con politiche locali di integrazione e politiche internazionali di pace. Sappiamo ormai fin troppo bene che chi arriva fino in Europa, affrontando pericoli e rischiando la vita, lo fa per scappare da guerra, povertà, assenza di prospettive e costruire un destino migliore per se e per i propri cari.

Lo spettacolo si inserisce infatti nei programmi d’intervento per l’accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati a Reggio Emilia, è stato ideato da Monica Morini e Bernardino Bonzani che ne hanno curato la regia ed ha come protagonisti migranti arrivati da Senegal, Costa d’Avorio, Guinea, Mali, Nigeria e Gambia.

Il teatro assume una dimensione sociale, di cura della persona, oltre che di trasmissione della cultura – scrivono gli ideatori – Giovani migranti dell’Africa sub sahariana si mettono alla prova sul palco di un teatro, sono portatori di saperi, storie e cultura di un mondo che inesorabilmente si avvicina verso l’Europa. Ci rivelano sguardi e prospettive che non possiamo conoscere se non incontrandoli, mettendoci in ascolto. Energia, slancio vitale, speranze di futuro che meritano di essere ri-conosciute, senza smorzarsi sopite nelle attese di un respingimento, di un diniego. Arrivati con niente portano tutto sé stessi, ci arricchiscono di nuove parole, suoni, idee, cuore, braccia e gambe. Ci aiutano a ricordare la dignità di ogni persona.”.

Come Cgil crediamo che ci sia bisogno di individuare e proporre azioni mirate, campi di intervento e specifiche iniziative sui temi della cittadinanza, della legalità e della la contrattazione sociale, per l’affermazione della dignità e dei diritti, a partire da quello della cittadinanza, nonché del voto amministrativo, e dei diritti sociali e del lavoro.

L’invito, dunque, è quello di andare a vedere lo spettacolo e a “Non dimenticare di portare scarpe buone per il viaggio. Non dimenticare i bambini. Non dimenticare il mio nome.”

Lo spettacolo è realizzato dal Teatro Dell’Orsa in collaborazione con Dimora d’Abramo, Progetto Sprar, Arci, Camera del Lavoro Territoriale di Reggio Emilia.

Questo è il mio nome_18 dicembre_Cadelbosco

Altezza righe+- ADim. carattere+- Stampa

Cerca in archivio per parola chiave

Archivi