QUALE FUTURO PER POSTE ITALIANE?

6 Aprile 2015
QUALE FUTURO PER POSTE ITALIANE?

Carenza di organico e blocco del turn over dei lavoratori che vanno in pensione, con conseguente alto numero di distacchi di lavoratori da un ufficio all’altro; Carenza nella sportelleria, strumenti di lavoro obsoleti e mal funzionanti che rallentano le operazioni provocando disagi alla clientela e l’allungamento dell’orario di lavoro degli addetti.
Sono questi alcuni dei temi che, dai primi di febbraio, sono sui tavoli di una trattativa regionale aperta dalle Organizzazioni Sindacali Slc Cgil, Slp Cisl ,UilPost Uil con Poste Italiane.
Vertenza che finora non ha prodotto nessun risultato, perciò le categorie della Cgil e della Uil hanno dichiarato lo sciopero dello straordinario e della banca ore dal 9 marzo al 7 aprile, con la conseguente interruzione del servizio alla clientela nel normale orario di lavoro.

Inoltre, essendo Poste Italiane erogatore del servizio universale su concessione dello Stato, le chiusure degli uffici annunciate nel Piano di riorganizzazione aziendale, dovranno essere materia di confronto anche con le Organizzazioni Sindacali a livello territoriale in quanto l’impatto nei territori, soprattutto quelli svantaggiati come i territori montani, le zone depresse o con popolazione anziana e con forti disagi nello spostarsi può provocare un ulteriore impoverimento e abbandono dello stesso territorio. E’ chiaro che una riorganizzazione basata solo su numeri e non sulle persone può provocare danni incalcolabili e che anche su questo il sindacato chiede l’aprirsi di una discussione reale.

Per sostenere la vertenza e lo sciopero delle prestazioni straordinarie, Slc Cgil Emilia Romagna ha organizzato per il 26 marzo una iniziativa pubblica presso la Camera del Lavoro di Bologna dal titolo: “Poste italiane. Quale futuro tra privatizzazione e ridimensionamento del servizio universale.
Ne parleranno con Susanna Ponti, Segretaria Generale Slc Cgil Ravenna, Simonetta Saliera,Presidente Assemblea Regione Emilia Romagna, Vincenzo Colla, Segretario generale Cgil Emilia Romagna, Bruno Pizzica Segretario generale Spi Cgil Emilia Romagna, Gianni Melloni Direttore ANCI Emilia Romagna e Massimo Cestaro Segretario generale nazionale SLC-CGIL.

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