Cna disattende gli aumenti contrattuali
La decisione di CNA Reggio Emilia di non erogare ai suoi dipendenti la tranche di aumento contrattuale derivante dal rinnovo del contratto del commercio è grave e ingiustificabile.
Lo fa sapere la Filcams di Reggio Emilia, ritenendo si tratti di un’ennesima forzatura unilaterale da parte dell’associazione “ancor più grave perché avvenuta dopo la nostra manifestata disponibilità a sederci al tavolo di trattativa per cercare di rinnovare la contrattazione aziendale, anch’essa disdettata , a fronte di un impegno dell’associazione a tagliare sprechi e costi inutili”.
Secondo la categoria del commercio se l’idea di taglio dei costi è quella di non rinnovare gli aumenti contrattuali, veicolando lo stesso messaggio alle imprese associate, si è in contraddizione con quella volontà, espressa dalla stessa Cna reggiana di provare a trovare soluzioni condivise ai problemi finanziari, creati non non certo dagli aumenti contrattuali
“Esprimiamo la nostra solidarietà e il sostegno ai dipendenti delle CNA della toscana – continua la Filcams – che hanno proclamato per oggi, venerdì 22 maggio, una giornata di mobilitazione regionale motivata dalla decisione dell’associazione di passare, anche in quella regione, dall’applicazione del contratto nazionale del commercio a quello delle comunicazioni artigiane”.
La CNA, è stata la prima organizzazione dell’artigianato a sottoscrivere accordi con i sindacati dei lavoratori nel 1946. “Ritrovi la propria storia, rimetta al centro il proprio vero capitale, le lavoratrici e i lavoratori che in questi anni l’hanno fatta grande, e riconosca loro ciò che gli è dovuto. – conclude Luca Chierici, segretario provinciale Filcams Cgil – Si incida su una più oculata gestione organizzativa, si limitino gli sprechi ascoltando anche le lavoratrici e i lavoratori; far ricadere sui dipendenti i costi della crisi non è più sopportabile”.