ANCORA UN INCIDENTE IN TELECOM: ANCORA UN LAVORATORE IN APPALTO.

16 Dicembre 2015

“EPISODI EVITABILI, INACCETTABILE CONTINUARE AD OPERARE
SU PALI TELEFONICI CHE SI SPEZZANO”

È il secondo caso in provincia nel giro di otto mesi, ed è il secondo incidente che avviene agli operai che salgono sui pali. Se nel primo caso l’operaio è morto, in questo secondo incidente, avvenuto venerdì scorso a Carpineti, l’operaio ha subito un grave infortunio riportando uno schiacciamento toracico. In entrambi i casi il palo si è spezzato.

Dopo questo nuovo episodio, relativo ad un’operazione di allacciamento di una nuova linea telefonica, riteniamo sia doveroso domandarsi, in primo luogo, in che condizioni queste operazioni tecniche avvengano.
Perché si continua ad operare su pali che si spezzano? Esiste un protocollo di sicurezza per la verifica della solidità del palo? Questo protocollo è stato trasmesso alle aziende in appalto? Si è verificato se la formazione è stata fatta ai lavoratori?
Riteniamo ci sia bisogno di accertare se queste procedure sono monitorate da Telecom, anche in caso di appalto, o se vengono disattese dalle aziende appaltanti e di conseguenza dai lavoratori.
Non conosciamo nel dettaglio la dinamica dell’ultimo infortunio, che deve essere dettagliatamente accertata, ma da quanto emerso registriamo ancora una volta che i lavoratori rischiano la vita per compiere il loro lavoro.
Questo rimane per noi, e dovrebbe esserlo per tutti, inaccettabile, ancor di più perché si tratta di episodi evitabili.

palo telecom-2

Tutte le linee guida che riguardano i lavori in quota su pali e palificazioni prevedono infatti imbracature e sistemi di anticaduta, ma in questi episodi il problema vero è relativo all’oggetto, cioè il palo del telefono, sul quale il lavoratore deve salire.
Come è possibile che una persona salga su un palo senza verificarne preventivamente la tenuta?
Chiediamo a Telecom un maggior controllo alle ditte in appalto, spesso con contratti al maggior ribasso. Che i propri dipendenti, e i dipendenti delle ditte in appalto, siano dotati di tutte le attrezzature tecnologicamente più avanzate per la verifica della solidità del palo, perché un controllo solo visivo non è sufficiente, e che siano formati e informati su tutti i rischi, così come prevede la legge sulla salute e sicurezza.
La Slc Cgil chiederà a proposito un accesso agli atti per capire nel dettaglio la dinamica dell’incidente; Maggior formazione dei lavoratori su come si valuta la solidità del palo; adeguata dotazione tecnologica per verificarne la solidità; l’immediata sostituzione dei pali segnalati come pericolosi.

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