Rilevazione dei dati sulla crisi ottobre 2014
Nel mese di Ottobre 2014 Il numero complessivo dei lavoratori interessati agli ammortizzatori sociali rimane pressochè stabile rispetto al mese di Settembre 2014.
Mese | Numero Aziende | Numero Lavoratori |
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Ottobre 2009 | 581 | 24.182 |
Ottobre 2010 | 326 | 14.931 |
Ottobre 2011 | 225 | 9.559 |
Ottobre 2012 | 333 | 14.668 |
Ottobre 2013 | 264 | 12.676 |
Ottobre 2014 | 233 | 11.252 |
In lieve ripresa la Cassa Integrazione Ordinaria – più 209 lavoratori, resta sostanzialmente stabile la Cassa Integrazione Straordinaria – meno 129 lavoratori, diminuiscono i lavoratori in Contratto di Solidarietà – meno 329.
Dati CIG Ottobre complessivi: i lavoratori interessati agli ammortizzatori sociali sono 11.252 unità, con una diminuzione di 2.170 lavoratori rispetto al mese di Dicembre 2013.
Ore autorizzate: rispetto al periodo Ottobre 2013 diminuiscono del 64,6% le ore autorizzate di Cassa Integrazione Ordinaria, diminuiscono del 0,4% per le Casse Straordinarie e i Contratti di Solidarietà.
Settori interessati: delle 6.592.274 di ore autorizzate il 63,4% è stato utilizzato nell’Industria, il 13,2% nel settore dell’edilizia e il 14,0% nel settore del commercio.
Licenziamenti collettivi: a fine Ottobre 2014, dall’inizio della crisi (2008), sono 285 le aziende che hanno attivato procedure di mobilità per 4.884 lavoratori licenziati (+ 953 rispetto a Dicembre 2013).
A Ottobre 2014 sono 41 le imprese con ricorso alla cassa integrazione straordinaria che interessano 3.000 dipendenti: quasi tutte le aziende sono in procedura concorsuale o hanno cessato l’attività. Se non interverranno nel frattempo soluzioni alternative alla chiusura (come ad esempio l’acquisizione da parte di terzi), questi addetti rischiano la collocazione in mobilità al termine dell’utilizzo dell’ammortizzatore.
I contratti di Solidarietà attivati sono 77 per complessivi 5.685 lavoratori coinvolti.
Sono già giunti al limite concedibile i ricorsi a CIGS e Contratto di Solidarietà in 365 imprese nel periodo dal 2009 a Ottobre 2014.
Il 31,8% delle aziende è ricorsa ad un secondo o un terzo ammortizzatore sociale: dalla Cassa Straordinaria al Contratto di Solidarietà o viceversa, dalla Cassa Straordinaria a quella Ordinaria o alla Cassa in Deroga.
Il 17,3% delle aziende ha invece cessato l’attività produttiva collocando i lavoratori in mobilità.
Il 51,0% delle aziende (con 10.699 lavoratori coinvolti) hanno ripreso la normale attività lavorativa anche se, in diversi casi, il personale è stato ridimensionato anche per il semplice blocco del tourn-over.
Finalmente a metà Ottobre la Regione ha autorizzato anche il pagamento della Cassa Integrazione Ordinaria in deroga per il periodo 1° gennaio-30 giugno 2014.
In Provincia di Reggio Emilia la situazione di crisi continua senza situazioni di rilievo che ci consentano di prevedere una consistente ripresa produttiva in tempi brevi.
Le scelte che il Governo Renzi si appresta a fare in materia di lavoro, dal Jobs Act a quanto previsto sulla legge di Stabilità 2015, oltre ad eliminare numerosi diritti e ad abrogare diversi ammortizzatori sociali, disegnano un futuro nel quale le lavoratrici e i lavoratori saranno talmente precari e facilmente licenziabili da consentire alle aziende di non dover ricorrere agli ammortizzatori perché il problema non esiterà più.
Le aziende potranno liberamente adottare un modello organizzativo a “fisarmonica” nel quale i picchi produttivi saranno affrontati con l’attivazione del lavoro a termine e nei periodi di calo produttivo i lavoratori saranno già stati licenziati alleggerendo così “il peso” dell’azienda.
Se è vero che “senza lavoro non c’è futuro” e che il “lavoro stabile” consente alle persone di disegnare lo sviluppo della propria vita, il modello di società che ci viene proposto continuerà ad essere respinto dalla C.G.I.L., in continuità con le mobilitazioni di questi ultimi mesi, con lo sciopero generale del 12 Dicembre 2014.