Rilevazione dei dati sulla crisi maggio 2014
In Provincia di Reggio Emilia, il numero delle lavoratrici e dei lavoratori interessati agli ammortizzatori sociali resta al di sopra delle 10.000/12.000 unità da quasi 3 anni. Abbiamo verificato una consistente diminuzione del ricorso alla Cassa Integrazione Ordinaria ma con il contestuale ricorso per centinaia di lavoratori alla Cassa Integrazione Straordinaria e ai Contratti di Solidarietà.
Mese | Numero Aziende | Numero Lavoratori |
---|---|---|
Maggio 2009 | 489 | 22.492 |
Maggio 2010 | 457 | 21.416 |
Maggio 2011 | 224 | 8.208 |
Maggio 2012 | 261 | 10.497 |
Maggio 2013 | 346 | 15.126 |
Maggio 2014 | 255 | 11.161 |
A Maggio 2014, su Aprile 2014, il numero dei lavoratori interessati agli ammortizzatori sociali si mantiene sostanzialmente uguale.
Continua la lenta diminuzione della Cassa Integrazione Ordinaria – meno 533 lavoratori ma si incrementa la Cassa Integrazione Straordinaria – più 229 lavoratori e restano stabili i Contratti di Solidarietà con più 89 lavoratori.
Dati CIG Maggio complessivi: i lavoratori interessati agli ammortizzatori sociali sono 11.161 unità, con una diminuzione di 2.261 lavoratori rispetto al mese di Dicembre 2013.
Ore autorizzate: rispetto al periodo Gennaio/Maggio 2013 aumentano del 21,6% per le Casse Straordinarie e i Contratti di Solidarietà.
Si incrementa ulteriormente il dato della Cassa Integrazione in Deroga (+ 56,8% ) perché nel 2014 sono state finanziate ed erogate una parte delle ore di sospensioni effettuate nel 2013.
Settori interessati: delle 3.600.858 di ore autorizzate il 61,7% è stato utilizzato nell’Industria, il 14,4% nel settore dell’edilizia e il 13,2% nel settore del commercio.
Licenziamenti collettivi: a Maggio 2014, dall’inizio della crisi (2008), sono 258 le aziende che hanno attivato procedure di mobilità per 4.570 lavoratori
(+ 639 rispetto a Dicembre 2013).
A Maggio 2014 sono 49 le imprese con ricorso alla cassa integrazione straordinaria che interessano 3.328 dipendenti: quasi tutte le aziende sono in procedura concorsuale o hanno cessato l’attività. Se non interverranno nel frattempo soluzioni alternative alla chiusura (come ad esempio l’acquisizione da parte di terzi), questi addetti rischiano la collocazione in mobilità al termine dell’utilizzo dell’ammortizzatore.
I contratti di Solidarietà attivati sono 77 per complessivi 5.179 lavoratori coinvolti.
Sono già giunti al limite concedibile i ricorsi a CIGS e Contratto di Solidarietà in 338 imprese nel periodo dal 2009 a Maggio 2014.
Il 33,4% delle aziende è ricorsa ad un secondo o un terzo ammortizzatore sociale: dalla Cassa Straordinaria al Contratto di Solidarietà o viceversa, dalla Cassa Straordinaria a quella Ordinaria o alla Cassa in Deroga.
Il 17,4% delle aziende ha invece cessato l’attività produttiva collocando i lavoratori in mobilità.
Il 49,1% delle aziende (con 9.971 lavoratori coinvolti) hanno ripreso la normale attività lavorativa anche se, in diversi casi, il personale è stato ridimensionato anche per il semplice blocco del tourn-over.
Continuano le difficoltà nel pagamento della Cassa in deroga a seguito del mancato finanziamento dell’ammortizzatore da parte del Governo; ci sono quindi migliaia di lavoratrici e lavoratori, perlopiù dipendenti di piccole imprese, che da mesi e mesi non percepiscono integrazioni salariali.
Per la nostra Provincia è quindi molto prematuro parlare di ripresa con uno scenario come quello sopra descritto.
Ci sono imprese che hanno continuato, nonostante le difficoltà, a produrre e ad investire in prodotti e mercato, che non hanno fatto ricorso agli ammortizzatori o che li hanno utilizzati in misura minima.
Dall’altra parte ci sono decine di aziende in concordato preventivo che tentano nuove strade per riportare in attivo le attività dell’impresa, e infine numerose altre aziende sono in fallimento.
Questa eterna crisi ridisegnerà la struttura produttiva, commerciale e dei servizi della nostra provincia con esiti decisamente ridimensionati rispetto al passato.