Rilevazione dei dati sulla crisi novembre 2013
Nell’ultimo trimestre (Settembre-Novembre) si conferma un progressivo calo dei lavoratori interessati agli ammortizzatori sociali passando da oltre 13.800 a 12.000.
Dati CIG Novembre complessivi: i lavoratori interessati agli ammortizzatori sociali è di 12.011 unità, con una diminuzione di 665 lavoratori rispetto al mese di Ottobre.
I lavoratori coinvolti in Cassa Integrazione Ordinaria diminuiscono di 789 unità mentre aumentano leggermente i lavoratori coinvolti nella Cassa Integrazione Straordinaria (+ 28 lavoratori) e nei Contratti di Solidarietà (+ 66 lavoratori).
Ore autorizzate: rispetto al periodo Gennaio/Novembre 2012, diminuiscono le ore di Cassa integrazione Ordinaria del 9,9% e aumentano del 7,7% per le Casse Straordinarie e i Contratti di Solidarietà.
Settori interessati: dei 9.111.298 di ore autorizzate il 58,6% è stato utilizzato nell’Industria, il 12,4% nel settore dell’edilizia, il 18,4% nell’artigianato e il 10,5% nel settore del commercio.
Licenziamenti collettivi: a Novembre 2013, dall’inizio della crisi (2008), sono 218 le aziende che hanno attivato procedure di mobilità per 3.857 lavoratori
(+ 1.230 rispetto a Dicembre 2012).
A Novembre 2013 sono 54 le imprese con ricorso alla cassa integrazione straordinaria che interessano 3.308 dipendenti: quasi tutte le aziende sono in procedura concorsuale o hanno cessato l’attività. Se non interverranno nel frattempo soluzioni alternative alla chiusura (come ad esempio l’acquisizione da parte di terzi), questi addetti rischiano la collocazione in mobilità al termine dell’utilizzo dell’ammortizzatore.
I contratti di Solidarietà attivati sono 79 per complessivi 4.934 lavoratori coinvolti.
Sono già giunti al limite concedibile i ricorsi a CIGS e Contratto di Solidarietà in 286 imprese nel periodo dal 2009 al Novembre 2013.
Il 33,9% delle aziende è ricorsa ad un secondo o un terzo ammortizzatore sociale: dalla Cassa Straordinaria al Contratto di Solidarietà o viceversa, dalla Cassa Straordinaria a quella Ordinaria o alla Cassa in Deroga.
Il 16,8% delle aziende ha invece cessato l’attività produttiva collocando i lavoratori in mobilità.
Il 49,3% delle aziende (con 8.874 lavoratori coinvolti) hanno ripreso la normale attività lavorativa anche se, in diversi casi, il personale è stato ridimensionato anche per il semplice blocco del turn-over.
Negli ultimi mesi si assiste con frequenza alla collocazione in mobilità dei lavoratori durante o al termine dell’ammortizzatore sociale anche in applicazione delle norme contenute nella cosiddetta “riforma Fornero” che ha abrogato la possibilità di accedere alla Cassa Integrazione Straordinaria per i lavoratori dipendenti di imprese in fallimento. Questa normativa, assieme a tante altre contenute in quella legge che aveva come obiettivo l’incremento occupazionale attraverso la creazione della “flessibilità buona”, ha avuto come risultato la pesante riduzione degli ammortizzatori e l’aumento esasperato della precarietà, anche nel territorio reggiano.