Rilevazione dei dati sulla crisi febbraio 2013
Il calo è dovuto ad un minor utilizzo della Cassa Integrazione Ordinaria (- 527 lavoratori), mentre rimangono sostanzialmente stabili i lavoratori in Cassa Integrazione Straordinaria (- 18 lavoratori), e in Contratto di Solidarietà (- 36 lavoratori).
Sono 15.278 i lavoratori coinvolti complessivamente che eguagliano il livello di sospensioni raggiunto nella seconda metà dell’anno 2010.Sono così distribuiti (Tab. 1-2-3):
– CIGO = in 249 imprese per 8.498 lavoratori (meno 1.359 su Dicembre 2012)
– CIGS = in 43 imprese per 2.768 lavoratori (meno 676 su Dicembre 2012)
– CDS = in 66 imprese per 4.012 lavoratori (più 539 su Dicembre 2012)
a cui va sommato il ricorso agli strumenti in deroga autorizzati dalla Regione.
Dati INPS: ore autorizzate nel corso del bimestre Gennaio/Febbraio negli anni 2009/2010/2011/2012/2013 (tab 4):
per la Cassa Ordinaria:
2009 ⇒ 238.370 ore
2010 ⇒ 1.498.419 ore
2011 ⇒ 334.878 ore
2012 ⇒ 226.527 ore
2013 ⇒ 439.855 ore (+94,2%)
per la Cassa Straordinaria e Contratti Solidarietà:
2009 ⇒ 48.743 ore
2010 ⇒ 498.419 ore
2011 ⇒ 403.431 ore
2012 ⇒ 521.542 ore
2013 ⇒ 676.291 ore (+ 29,7%)
per la Cassa in Deroga *
2009 ⇒ 3.352 ore
2010 ⇒ 1.088.606 ore
2011 ⇒ 168.788 ore
2012 ⇒ 754.101 ore
2013 ⇒ 71.195 ore (*)
Complessivamente:
Anno 2009 ⇒ 290.465
Anno 2010 ⇒ 3.085.444
Anno 2011 ⇒ 907.097
Anno 2012 ⇒ 1.502.170
Anno 2013 ⇒ 1.187.341 (il dato non è realisticamente paragonabile, mancando la CIG in deroga)
* Le ore autorizzate di Cassa in Deroga sono relative a sospensioni anteriori all’Ottobre 2012, mancando completamente il pagamento per i mesi successivi.
Aumenta il ricorso alla Cassa Ordinaria a causa di flessioni temporanee dell’attività produttiva, si stabilizza l’utilizzo della Cassa Straordinaria soprattutto perché molte aziende hanno esaurito la possibilità di accedervi avendo utilizzato 36 mesi nel quinquiennio e non potendo più accedervi in caso di fallimento, si stabilizza anche l’utilizzo dei Contratti di Solidarietà a sostegno di difficoltà sul lungo periodo delle imprese, compreso l’intervento nelle numerose procedure concorsuali (concordati) in atto.
Si conferma così il permanere di un fattore strutturale di criticità della capacità competitiva di una parte significativa delle imprese reggiane.
Questa criticità si evidenzia ulteriormente analizzando i dati INPS sulle ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate per settore nel bimestre Gennaio/Febbraio (Tab. 4):
2009 | 2010 | 2011 | 2012 | 2013 | Incremento sul 2012 | |
Industria | 232.951 | 1.968.065 | 671.988 | 853.901 | 838.339 | – 1,8% |
Edilizia | 54.162 | 52.306 | 75.970 | 59.765 | 189.030 | + 216,3% |
Artigianato | 3.352 | 843.017 | 51.597 | 217.719 | 110.470 | * |
Commercio | / | 222.056 | 107.182 | 370.785 | 48.767 | * |
Settori vari | / | / | 360 | / | 735 | * |
Totale | 290.465 | 3.085.444 | 907.097 | 1.502.170 | 1.187.341 | * |
A Febbraio 2013, dall’inizio della crisi (2008), sono 169 le aziende che hanno attivato procedure di mobilità per 2.726 lavoratori (+ 99 rispetto a Dicembre 2012) occupati in imprese sopra i 15 addetti; nella maggior parte dei casi la collocazione in mobilità avviene utilizzando come criterio la volontarietà individuale dei lavoratori, perlopiù coloro che nel periodo di durata della mobilità accedono alla pensione; ma si incrementa anche il numero di aziende che cessano definitivamente l’attività soprattutto a seguito di procedure concorsuali (fallimento e concordato preventivo).