Rilevazione dei dati sulla crisi ottobre 2011
A OTTOBRE 2011, rispetto al mese precedente, si incrementa di oltre 1.300 il numero dei lavoratori interessati agli ammortizzatori, in particolare alla Cassa Integrazione Ordinaria. Il ricorso alla CIGO, che aveva raggiunto il punto più basso nel mese di Giugno (1.700 lavoratori circa), si sta progressivamente riportando ai valori dei primi mesi del 2011.
Sono 9.559 i lavoratori coinvolti complessivamente in sospensioni dal lavoro (1.384 in più rispetto al mese precedente) e così distribuiti:
- CIGO = in 130 imprese per 4.582 lavoratori (più 1.286 su Settembre)
- CIGS = in 40 imprese per 2.402 lavoratori (più 80 su Settembre)
- CDS = in 55 imprese per 2.575 lavoratori (più 18 su Settembre)
a cui va sommato il ricorso agli strumenti in deroga autorizzati dalla Regione.
per la Cassa Ordinaria:
2009 ⇒ 5.382.093 ore
2010 ⇒4.498.389 ore
2011 ⇒ 1.056.519 ore (meno 76,5% sul 2010)per la Cassa Straordinaria e Contratti Solidarietà:2009 ⇒ 1.070.401 ore
2010 ⇒ 2.787.692 ore
2011 ⇒ 2.332.973 ore (meno 16,3% sul 2010)per la Cassa in Deroga, pur essendo i dati 2011 parzialmente raffrontabili con quelli degli anni precedenti a seguito di un forte ritardo nelle autorizzazioni degli ultimi mesi:
2009 ⇒ 678.711 ore
2010 ⇒ 7.011.711 ore
2011 ⇒ 4.765.893 ore (meno 32,0% sul 2010)Complessivamente:Gennaio/Ottobre 2009 ⇒ 7.131.205
Gennaio/Ottobre 2010 ⇒ 14.297.792
Gennaio/Ottobre 2011 ⇒ 8.155.385 (meno 43,0% sul 2010)
Sono già arrivati a conclusione i ricorsi a CIGS e CDS in 169 imprese: di queste 99 aziende (pari al 58,6%) con 6.617 lavoratori coinvolti hanno ripreso la normale attività lavorativa. Nelle restanti imprese, in gran parte coinvolte in procedure concorsuali, cessazioni di attività, fusioni, ecc., si è fatto ricorso ad ulteriori periodi con l’attivazione della CIGS in deroga, in alcuni casi si sono attivati o prorogati i Contratti di Solidarietà, in altri casi i lavoratori sono stati collocati in mobilità.A Ottobre 2011, dall’inizio della crisi (2008), sono 126 le aziende che hanno attivato procedure di mobilità per 2.031 lavoratori (2 aziende e 37 lavoratori in più rispetto al mese precedente) occupati in imprese sopra i 15 addetti; nella maggior parte dei casi la collocazione in mobilità avviene utilizzando come criterio la volontarietà individuale dei lavoratori, perlopiù coloro che nel periodo di durata della mobilità accedono alla pensione; ma si incrementa anche il numero di aziende che cessano definitivamente l’attività soprattutto a seguito di procedure concorsuali (fallimento e concordato preventivo).
Da una indagine interna relativamente alle imprese che hanno annunciato nei prossimi mesi una riduzione del personale a seguito di riorganizzazioni produttive, emerge un possibile ricorso alla collocazione in mobilità tra la fine del 2011 e nell’anno 2012 di ulteriori 240 lavoratori.
